Un nuovo studio ha rivelato che una persona su tre sopravvissuta al Coronavirus in modo sintomatico e grave, si è riscontrato che, secondo gli esami successivi, ha continuato a soffrire di condizioni neurologiche e psicologiche sei mesi dopo l’infezione.
Un nuovo studio britannico, considerato il più grande del suo genere, ha confermato che il 34% dei sopravvissuti presentava condizioni psicologiche e neurologiche sei mesi dopo il contagio, poiché lo studio utilizzava cartelle cliniche elettroniche per 236.379 pazienti, la maggior parte dei quali provenienti dagli Stati Uniti, di cui si è riscontrato che il 34% di loro aveva condizioni mentali e neurologiche.
Lo studio, pubblicato sul Lancet Psychiatry Journal of Psychiatry, che è stato recensito dal quotidiano britannico Guardian, ha indicato che l’ansia era tra i sintomi più comuni tra questi sopravvissuti alla malattia, con un tasso del 17% tra loro.
Ha sottolineato che la diagnosi rispetto a malattie neurologiche come ictus e disturbi mentali era più rara, ma era comune tra coloro che hanno subito lesioni gravi mentre soffrivano di infezione, spiegando che il 7% ha avuto un ictus e il 2% è stato diagnosticato con un disturbo mentale tra coloro che hanno ricevuto cure all’interno di unità di terapia intensiva.
Il professor Paul Harrison, l’autore principale dello studio dell’Università di Oxford, ha affermato che i dati sono stati ottenuti dal mondo reale sulla base di un gran numero di pazienti, sottolineando che conferma gli alti tassi di sintomi psicologici a seguito di infezione da Covid-19.
E’ stato confermato che questa epidemia ha cambiato la vita di miliardi di persone nel mondo, in quanto si tratta di una crisi globale che non ha unito popoli e Paesi tanto quanto li ha separati e ha approfondito le divisioni tra loro.
E’ stato riportato che il virus mostrava quanto siano state influenzate le nostre vite dalle decisioni prese da altri paesi e dai nostri governi. Sebbene i leader mondiali stiano parlando dei loro piani per affrontare le imminenti pandemie, non sono riusciti a lavorare insieme per affrontare questa epidemia.
La crisi globale ha evidenziato queste divisioni, indicando l’avvertimento del Fondo monetario internazionale sulla disuguaglianza, sia all’interno dei paesi stessi che tra di loro, poiché è probabile che questa situazione continui e aumenti quest’anno.