Corte UE, Facebook in USA non garantisce la privacy

VEB

Per la Corte UE il social network Facebook negli USA non garantisce la privacy, ossia i dati personali degli utenti europei non sono abbastanza protetti.

La Commissione UE qualche tempo fa aveva deciso che gli Stati Uniti garantivano in modo sufficiente la protezione dei dati personali degli utenti europei.

Oggi la Corte UE invalida tale decisione e vieta al social network più popolare, come agli altri e alle aziende, di “conservare” in USA i dati degli utenti europei che raccolgono online.

La sentenza che ha pronunciato la Corte Europea, è nata dalla denuncia dell’austriaco, Maximilian Schrems, contro il trasferimento dei suoi dati personali utilizzati da Facebook in server negli Stati Uniti.

La denuncia è stata inoltrata prima all’Alta Corte di giustizia irlandese la quale, a sua volta, ha interessato la Corte Europea.

Le aziende Usa, grazie all’accordo commerciale Safe Harbor del 2000, fino a oggi potevano tranquillamente trasferire i dati degli utenti europei fuori confine.

Contro questo accordo il 28enne austriaco ha iniziato la sua personalissima guerra. Una guerra che oggi, dopo avere perso la prima battaglia, vince alla grande.

Ovviamente Maximilian Schrems è molto soddisfatto della sentenza, infatti, che in una nota ha scritto: “Sono molto contento del pronunciamento della Corte, spero possa rappresentare una pietra miliare per quello che riguarda la privacy online. La sentenza chiarisce che la sorveglianza di massa viola i nostri diritti fondamentali”.

“La decisione della Corte UE – continua – sottolinea anche che i governi e le imprese non possono semplicemente ignorare il nostro diritto alla privacy ma devono attenersi alla legge e applicarla”.

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