Cosa sono i robot collaborativi?

VEB

Da circa 13 anni si sono affacciati nel campo della telematica degli strumenti innovativi in grado di adempiere a tante funzioni e apportare tanti vantaggi.

Si tratta del cobot o robot collaborativo. Nonostante la larga diffusione, persistono tanti dubbi circa la loro reale funzione e riguardo ai settori in cui possono essere integrati. Ma cosa sono i robot collaborativi? Essi sono dei robot antropomorfi che possiedono movimenti su sei assi e sono stati progettati allo scopo di lavorare a contatto con l’operatore senza l’ausilio di barriere architettoniche e rispettando tutti i criteri di sicurezza, compattezza e flessibilità.

In questo modo è possibile condividere gli spazi e le mansioni in maniera ottimale, rivoluzionando tutto il sistema della robotica industriale. Le caratteristiche principali dei robot collaborativi sono le 17 funzioni di sicurezza, inclusi la distanza e il tempo d’arresto personalizzabili.

Cosa sono i robot collaborativi

Quando un robot può definirsi collaborativo

Sono le safety native incluse nei bracci il punto di partenza per definire un robot collaborativo, ma il concetto stesso è molto più ampio. Un cobot può definirsi tale quando è compatto, sicuro e permette all’operatore una rapida e sicura possibilità di utilizzo. Il robot collaborativo deve essere programmato per la rapidità d’integrazione e inoltre deve essere in grado di ammortizzare l’investimento grazie al ritorno economico.

I robot, infatti non sono tutti uguali ma si distinguono per dimensioni, velocità, portata, flessibilità operativa, le barriere di sicurezza e il costo. I robot collaborativi rispetto ai robot industriali sono più flessibili, sicuri e possiedono grande velocità di messa in opera.

La sicurezza dei robot collaborativi

L’aspetto della sicurezza è molto importante per i cobot, in quanto, a differenza dei robot tradizionali sono in grado di operare senza l’ausilio di barriere e circa l’80% della base complessiva può essere impiegata condividendo lo spazio con gli operatori. Questa grande peculiarità si deve al fatto che la concezione della funzione dei robot, in quelli collaborativi è completamente diversa rispetto a quelli industriali.

Qual è il segreto? Tutti i cobot sono programmati con un unico scopo, cioè quello di poter interagire con l’uomo e, di conseguenza, tutte le attività svolte sono in totale suddivisione con l’essere umano. Questa non è la sola novità importante, perché tutti i cobot possiedono distanza e tempi d’arresto tali da poter essere utilizzati in totale sicurezza anche in un posto affollato.

Sono dotati, inoltre, di una serie di sensori in grado di aumentare il senso di sicurezza come il laser scanner e sistemi visivi particolari che possono monitorare l’operatore e controllare i suoi movimenti, impedendo qualsiasi genere di imprevisto.

La flessibilità del cobot

Altra importante caratteristica del robot collaborativo è la sua flessibilità che gli permette di essere spostato facilmente all’interno di qualsiasi spazio, a differenza dei robot tradizionali che possono agire solo in vaste aree produttive. La leggerezza e la piccola dimensione del cobot consente, inoltre, un elevato grado di versatilità perché può essere spostato facilmente ed essere impiegato dove è necessario. Può essere utilizzato in tante operazioni perché il braccio offre il suo contributo ovunque.

La flessibilità del cobot è agevolata anche dalla facilità di programmazione per tutte le operazioni elementari, ricorrenti e può avvenire in due maniere distinte: teach pendant e Free Drive.

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