L’intelligenza artificiale sarà in grado di decodificare quello che si scrive, comportandosi in maniera analoga alle capacità di comprensione di un cervello umano. E’ l’intelligenza artificiale di Facebook, da poco annunciata sul blog della compagnia, con un articolo firmato da tre collaboratori di Zuckerberg: Aparna Lakshmiratan, Ahmad Abdulkader e Joy Zhang, tutti non proprio di provenienza strettamente Usa.
A quanto dicono, Deep Text al momento può già comprendere il contenuto dei testi di centinaia di post al secondo, quindi molto più velocemente di un cervello umano. Certo, bisogna vedere come li capisce, come li interpreta e quanti errori fa.
Ma quasi certamente tenderà a migliorarsi e ad affinarsi sempre di più, avvalendosi di un sistema di apprendimento che si chiama deep learning, una sorta di autoapprendimento molto simile a quello operato dai neuroni umani. La tecnica era stata inventata e testata già negli anni ottanta e si sviluppa automaticamente con l’esperienza.
Il sistema terrà conto ovviamente di tutte le lingue, dei vari dialetti e delle molteplici accezioni e significati che hanno le parole o determinate locuzioni. Insomma, anche nel linguaggio siamo già nel futuro.