Viviamo in un’epoca di connessione continua, ma a quale prezzo? Negli ultimi anni è emerso un termine sempre più discusso dagli esperti di benessere psicologico: “diabete digitale”. Sebbene non si tratti di una diagnosi clinica ufficiale, questo concetto aiuta a descrivere l’impatto negativo dell’iperconnessione digitale sulla nostra salute mentale ed emotiva.

Cos’è il diabete digitale?
Il termine “diabete digitale” fa riferimento a una condizione psico-emotiva legata all’abuso di stimoli sociali online — come notifiche, like, messaggi e commenti — che porta a un sovraccarico simile a quello che lo zucchero causa nel corpo: prima una gratificazione rapida, poi un crollo emotivo.
In modo simile all’eccesso di zuccheri nella dieta, anche l’eccesso di connessioni digitali, troppo rapide, superficiali e non filtrate, può generare effetti collaterali importanti come:
- Bassa autostima
- Ansia sociale
- Confronti ossessivi con la vita (apparentemente perfetta) degli altri
- Relazioni superficiali e disfunzionali
- Dipendenza da approvazione digitale
Il nostro cervello non è progettato per tutto questo
Le nostre capacità relazionali si sono evolute per interpretare segnali reali: espressioni facciali, toni di voce, gesti. Le piattaforme digitali, invece, ci sommergono di segnali sintetici e semplificati. Il sistema della dopamina, che regola il piacere e la ricompensa, si attiva con ogni “mi piace”, messaggio o visualizzazione, creando un circolo vizioso di bisogno costante di stimoli.
Questa sovrastimolazione digitale può influenzare:
- La corteccia prefrontale, riducendo il pensiero critico e la capacità di controllo degli impulsi
- L’amigdala, aumentando la reattività emotiva e la percezione delle minacce
Il risultato? Maggiore fragilità emotiva, polarizzazione delle opinioni, e una crescente intolleranza all’ambiguità.
Dalla connessione alla performance
Come spiegava lo psicoanalista Philip Bromberg, ci stiamo allontanando dalla comunicazione autentica per entrare in uno stato di “sé performativo”: pubblichiamo versioni curate di noi stessi, trasformando la nostra identità in un “brand”, e gli altri in specchi da cui ricevere approvazione.
Questo porta a un paradosso moderno: siamo sempre connessi, ma ci sentiamo sempre più soli.
Come prevenire il diabete digitale
La soluzione non è demonizzare la tecnologia, ma modulare l’uso dei social e riconoscere i segnali del sovraccarico emotivo. Ecco alcuni consigli pratici per ritrovare l’equilibrio:
- Stabilisci orari precisi per l’uso dei social e per disconnetterti
- Coltiva relazioni autentiche e significative
- Privilegia il contatto reale: sguardi, conversazioni dal vivo, gesti concreti
- Rallenta le reazioni: ascolta, rifletti, rispondi
- Crea uno spazio sicuro dove esprimerti senza pressioni
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