L’ossessione per la linea perfetta non è un’invenzione di Instagram. Le prime diete della storia erano regimi alimentari estremi, spesso nati da teorie mediche azzardate e credenze popolari, che oggi farebbero inorridire qualsiasi nutrizionista. Molte diete del passato si basavano su pratiche bizzarre e talvolta letali, come bere aceto o affidarsi a parassiti intestinali.
Questi metodi, seguiti da poeti maledetti, re corpulenti e intere generazioni, raccontano una storia affascinante e inquietante di come il desiderio di perdere peso abbia spinto le persone a tentare quasi di tutto. Un viaggio tra le diete più strane del passato non solo svela pratiche dimenticate, ma offre anche una prospettiva unica sulla nostra attuale cultura del benessere.

Quando è Nata la Prima Dieta della Storia?
Sebbene medici dell’antichità come Ippocrate già predicassero l’equilibrio tra cibo ed esercizio per la salute, la prima “dieta dimagrante” documentata per scopi estetici e funzionali risale a quasi mille anni fa. Il protagonista fu nientemeno che Guglielmo il Conquistatore. Diventato troppo corpulento per montare a cavallo, nel 1087 decise di rinunciare completamente al cibo solido.
Il suo regime? Una dieta quasi interamente liquida, composta in gran parte da alcolici, soprattutto vino e liquori. Sebbene abbia perso peso, la sua salute ne risentì gravemente, dimostrando fin da subito che perdere chili non è sempre sinonimo di guadagnare salute.
L’Età Vittoriana: L’Esplosione della Cultura della Dieta
È nel XIX secolo che la “cultura della dieta” esplode, trasformandosi in un fenomeno sociale. La magrezza, soprattutto per le donne, diventa un simbolo di raffinatezza e autocontrollo, mentre la corpulenza viene associata alla volgarità e alla mancanza di disciplina.
Lord Byron e la Dieta Romantica dell’Aceto
Uno dei primi “influencer” della storia della dieta fu il poeta Lord Byron. Ossessionato dal suo aspetto pallido e magro, rese popolare un regime alimentare tanto semplice quanto devastante: la dieta dell’aceto.
Byron consumava grandi quantità di aceto di vino diluito con acqua per “purificare” il corpo e sopprimere l’appetito. Il suo pasto tipico era una fetta di pane biscottato e una tazza di tè. Questo regime gli causò notevoli problemi di salute, tra cui vomito e diarrea, ma il suo carisma rese la pratica terribilmente popolare tra i suoi ammiratori.
William Banting: L’Uomo che Inventò la Low-Carb
Mentre Byron si affidava a metodi punitivi, un impresario di pompe funebri londinese di nome William Banting stava per cambiare tutto. Sovrappeso e disperato, nel 1863 pubblicò a sue spese un opuscolo intitolato “Letter on Corpulence, Addressed to the Public”.
Il suo medico, William Harvey, gli aveva prescritto un regime che eliminava zuccheri, amidi e grassi di bassa qualità. Banting bandì dalla sua tavola pane, patate, latte, burro e birra, concentrandosi su carne, pesce, verdure e un bicchiere di vino secco. I risultati furono straordinari. Il suo opuscolo divenne un bestseller e “fare il Banting” (to bant) entrò nel linguaggio comune come sinonimo di mettersi a dieta. Senza saperlo, Banting aveva gettato le basi per tutte le future diete a basso contenuto di carboidrati, come la Atkins e la chetogenica.
Regimi Alimentari Storici che Sembrano Pura Follia
Se la dieta dell’aceto e l’approccio low-carb hanno una loro logica perversa, altre pratiche del passato sfidano ogni immaginazione.
Il Fletcherismo: Masticare e Sputare
All’inizio del ‘900, l’americano Horace Fletcher, soprannominato “Il Grande Masticatore”, propose una teoria bizzarra: il segreto della magrezza non era cosa mangiavi, ma come lo mangiavi. Secondo il Fletcherismo, ogni boccone doveva essere masticato almeno 32 volte (o fino a 100) finché non diventava completamente liquido.
A quel punto, si inclinava la testa all’indietro e si ingoiava solo la parte liquida, sputando la polpa fibrosa rimasta. Fletcher sosteneva che così il corpo assorbiva solo i nutrienti essenziali. Scrittori come Henry James e Franz Kafka furono tra i suoi seguaci.
La Dieta del Verme Solitario: Un Parassita per Amico
Forse la più terrificante tra le diete storiche è quella del verme solitario. Sebbene le prove concrete siano scarse e si mescolino con la leggenda metropolitana, si dice che nell’epoca vittoriana e edoardiana circolassero delle pillole contenenti uova di tenia.
L’idea era semplice e agghiacciante: ingerire la pillola, far crescere il parassita nell’intestino e lasciare che “mangiassero” il cibo al posto tuo. Una volta raggiunto il peso desiderato, si assumeva un farmaco per espellere l’indesiderato ospite. I rischi? Malnutrizione, dolori addominali, ostruzioni intestinali e, in alcuni casi, la morte.
La Dieta delle Sigarette: “Prendi una Lucky Invece di un Dolce”
Negli anni ’20 del Novecento, la pubblicità trovò un nuovo, incredibile alleato per la perdita di peso: il fumo. Marchi come Lucky Strike lanciarono campagne martellanti con slogan come “Reach for a Lucky instead of a sweet” (Prendi una Lucky invece di un dolce).
L’idea era di usare la nicotina, un noto soppressore dell’appetito, per controllare il desiderio di cibo. In un’epoca in cui i pericoli del fumo erano ancora sconosciuti, le sigarette vennero promosse come uno strumento di bellezza e controllo del peso, soprattutto per il pubblico femminile.
Cosa ci Insegnano Queste Diete del Passato?
Esplorare questi regimi alimentari non è solo un esercizio di curiosità. Ci mostra che la ricerca di soluzioni rapide per perdere peso ha radici profonde e spesso ignora la scienza a favore di tendenze e promesse miracolose.
La differenza fondamentale tra allora e oggi è la consapevolezza. Oggi sappiamo che una perdita di peso sana e sostenibile si basa su un’alimentazione equilibrata, sull’attività fisica e su un approccio che mette la salute al primo posto, non la semplice riduzione del numero sulla bilancia. Le diete del passato sono un potente promemoria: quando si tratta del nostro corpo, le scorciatoie possono essere molto più pericolose del percorso più lungo.
Domande Frequenti (FAQ)
Qual è stata la prima vera dieta documentata della storia? La prima dieta dimagrante documentata è quella di Guglielmo il Conquistatore nell’XI secolo, che consisteva in un regime quasi esclusivamente liquido a base di alcol per tornare a cavalcare. Tuttavia, la prima dieta a diventare un fenomeno di massa, basata su principi nutrizionali (seppur rudimentali), fu quella low-carb di William Banting nel 1863.
La dieta di Lord Byron a base di aceto era davvero efficace? Sì, era “efficace” nel far perdere peso rapidamente, ma a un costo altissimo per la salute. L’aceto sopprime l’appetito e il regime era estremamente ipocalorico. Tuttavia, causava gravi problemi gastrointestinali, malnutrizione e indebolimento generale. Non è assolutamente un metodo da considerare sicuro o salutare.
Perché le diete del passato erano spesso così estreme e pericolose? La maggior parte di queste diete nasceva in un’epoca di scarsa conoscenza scientifica del corpo umano e del metabolismo. Si basavano su teorie aneddotiche, pressioni culturali estreme per la magrezza e una generale disperazione. La mancanza di regolamentazione permetteva a chiunque di promuovere metodi pericolosi senza alcuna prova della loro sicurezza.
Le diete low-carb sono un’invenzione moderna? No, affatto. Sebbene siano tornate di moda con la Atkins e la chetogenica, il concetto di ridurre carboidrati e zuccheri per perdere peso fu reso popolare per la prima volta da William Banting nel 1863. Il suo metodo, che escludeva pane, patate e dolci, è l’antenato diretto di molte diete moderne.
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