Un’autorità nel campo dell’astrofisica ha lanciato un campanello d’allarme riguardo la possibilità che due pianeti extra-solari, situati a distanze considerevoli dalla Terra, potrebbero essere sedi di forme di vita extraterrestre.
Questo esperto ha esortato a indagare urgentemente la presenza di vita aliena per prevenire eventuali minacce di un’apocalisse aliena. Secondo lui, gli extraterrestri, con miliardi di anni di evoluzione in più rispetto a noi, potrebbero rappresentare un pericolo imminente.
Molti studiosi sostengono che le teorie sugli UFO, civiltà aliene avanzate o invasioni come quelle viste nei film di fantascienza siano infondate, ritenendo che eventuali forme di vita aliena sarebbero probabilmente più arretrate di noi.
Tuttavia, questo esperto afferma il contrario, sostenendo che dovremmo temere potenziali minacce dallo spazio. La Professoressa Jane Breaves dell’Università di Cardiff ha ipotizzato l’esistenza di almeno due esopianeti, orbitanti intorno a stelle distanti rispettivamente 70 e 110 anni luce da noi, che potrebbero ospitare forme di vita.
Questi pianeti, molto più antichi della Terra, sono stati studiati da lei in un lavoro pubblicato dall’American Astronomical Society.
Ha detto che queste stelle sono significativamente più vecchie del nostro Sole (circa 8 miliardi di anni), il che suggerisce che i pianeti intorno ad esse potrebbero essere meno radioattivi e più stabili. Secondo lei, questi mondi rocciosi meritano un’indagine approfondita, in quanto potrebbero ospitare forme di vita più antiche di quelle terrestri.
Breaves ha evidenziato che i pianeti orbitano attorno alle stelle HD 76932 e HD 201891, entrambe potenzialmente con biosfere più evolute della nostra.
Ha anche posto l’interrogativo sul perché gli alieni non abbiano dimostrato un maggiore interesse nei nostri confronti, lasciando aperte diverse possibilità, tra cui l’ignoranza dell’umanità riguardo eventuali contatti già avvenuti o la nostra insignificanza agli occhi di civiltà aliene avanzate.
