Adottare un’alimentazione equilibrata è essenziale per vivere più a lungo e in salute, ma secondo il professor Valter Longo, direttore del Longevity Institute presso l’Università della California del Sud, esiste un alimento generalmente considerato salutare che andrebbe consumato con moderazione. Si tratta del pesce, una fonte preziosa di acidi grassi omega-3, ma che, se assunto in eccesso, potrebbe avere effetti negativi sulla salute.

Pesce e Longevità: I Benefici degli Omega-3
Il pesce, in particolare le varietà grasse come il salmone, lo sgombro e le sardine, è noto per il suo elevato contenuto di acidi grassi omega-3, fondamentali per:
- Migliorare le funzioni cognitive
- Proteggere il cuore e ridurre i fattori di rischio per le malattie cardiovascolari
- Contrastare l’infiammazione e supportare il sistema immunitario
Questi benefici lo rendono un alimento chiave all’interno di una dieta della longevità. Tuttavia, consumarlo in quantità eccessive potrebbe presentare alcuni rischi.
Il Rischio Nascosto: Mercurio e Contaminanti
Secondo Longo e le linee guida del Servizio Sanitario Nazionale (NHS) del Regno Unito, molti pesci grassi contengono livelli più elevati di contaminanti rispetto ad altri tipi di frutti di mare. In particolare, il mercurio, un metallo tossico per l’uomo, può accumularsi nell’organismo causando problemi di salute come:
- Disturbi neurologici, inclusa la perdita di memoria
- Intorpidimento e formicolio alle estremità
- Crisi epilettiche in caso di esposizione elevata
Quanto Pesce Mangiare per Restare in Salute?
Per ottenere i benefici del pesce senza rischiare un’eccessiva esposizione ai contaminanti, gli esperti consigliano un consumo moderato:
- Adulti: 2-3 porzioni di pesce a settimana (circa 140g a porzione)
- Donne in gravidanza e in allattamento: evitare pesci ad alto contenuto di mercurio e limitare altre varietà per proteggere lo sviluppo del bambino
Conclusione
Inserire il pesce nella dieta è fondamentale per la salute e la longevità, ma il segreto sta nella moderazione. Optare per fonti sicure e variare le proteine animali e vegetali aiuta a ridurre i rischi associati ai contaminanti, garantendo al contempo un apporto ottimale di nutrienti essenziali.