Nell’antico Egitto, la barba e i baffi non erano considerati segni di igiene, e il popolo egiziano preferiva generalmente mantenere una pelle liscia e priva di peli. Tuttavia, i faraoni egiziani indossavano barbe finte fatte di pelo di capra per ragioni di divinità e status.
Secondo la credenza egiziana, il dio Osiride accoglieva i defunti nell’aldilà e appariva loro con una folta barba. I faraoni, per emulare questa caratteristica divina e mantenere viva la divinità di Dio, iniziarono a portare barbe finte. Questa tradizione non faceva discriminazioni tra i sessi, e anche le donne faraoni continuarono la pratica della barba finta quando salirono al potere.
Inoltre, la barba era associata a qualità come potenza, mascolinità e fertilità. Si pensava che la barba desse l’impressione di intelligenza ed esperienza, e quindi era imperativo per i faraoni averne una. Questo spiega perché i faraoni egiziani amavano mostrarsi con i loro abiti stravaganti e ornamenti d’oro insieme alle loro barbe finte.
È interessante notare che, nonostante la venerazione della barba tra i faraoni, il popolo egiziano in generale non amava la presenza di peli sul viso e lo considerava un problema di igiene. Questo può spiegare perché nessuno dei faraoni aveva una vera barba e perché le barbe finte erano solitamente fatte di pelo di capra.
In sintesi, la tradizione della barba finta era una pratica importante nell’antico Egitto, associata a divinità, status e qualità come potenza e mascolinità. Anche se non piaceva al popolo egiziano, i faraoni continuarono a portare barbe finte per mantenere la loro posizione di potere e per emulare le caratteristiche divine di Osiride.