Emoji pollice in alto, in Canada vale come firma

VEB

Nel contesto moderno, le emoji hanno assunto un ruolo fondamentale nella nostra comunicazione quotidiana, trovando spazio nei messaggi di testo, sui social network e nei commenti. Tuttavia, l’utilizzo delle emoji potrebbe avere gravi implicazioni, specialmente quando si tratta di documenti e contratti ufficiali.

Emoji pollice in alto in Canada vale come firma
Foto@Pixabay

Una recente sentenza emessa da un giudice canadese ha sollevato importanti questioni riguardo alle conseguenze legali delle emoji in situazioni del genere. Secondo questa decisione, l’emoji “pollice in su” ha la stessa validità legale di una firma tradizionale.

Il caso riguardava un agricoltore canadese che è stato costretto a pagare oltre 60mila euro a causa di un contratto d’acquisto di grano non rispettato. La vicenda si è svolta nel seguente modo: una società di acquisto di grano ha inviato un messaggio di testo ai fornitori, offrendo l’acquisto di lino al prezzo di 17 dollari canadesi per staio con consegna. Gli agricoltori Bob e Chris Achter hanno contrattato per vendere il lino a 18 dollari per staio. Successivamente, un rappresentante della società acquirente ha inviato una foto del contratto sul cellulare di Chris insieme al messaggio “Conferma il contratto”. In risposta, Chris Achter ha utilizzato l’emoji del pollice in su. L’agricoltore ha affermato di aver accettato di rivedere il contratto solo successivamente, ma il giudice ha concluso che l’emoji “pollice in su” costituiva una valida conferma dell’accordo contrattuale.

Questa decisione ha suscitato l’entusiasmo tra gli avvocati poiché apre la possibilità per altre emoji di essere utilizzate come firme. Tuttavia, le preoccupazioni della difesa riguardo a tale pratica sono state respinte dal giudice. Gli esperti di diritto del lavoro hanno sottolineato che questa sentenza avrà ampie implicazioni nei rapporti commerciali. Un semplice pollice alzato potrebbe essere interpretato come un accordo sui nuovi termini di un contratto, anche se in realtà non si è d’accordo con essi. Pertanto, è essenziale essere più attenti e consapevoli riguardo alle nuove dinamiche associate all’uso delle emoji e di altre forme di comunicazione. Dovrebbe essere prestata particolare attenzione quando si inviano emoji in risposta a documenti e contratti ufficiali, poiché anche un gesto apparentemente innocuo può avere gravi conseguenze legali.

Va tenuto presente che la decisione del giudice canadese potrebbe costituire un precedente e potrebbe influenzare la valutazione di casi simili in altri paesi. Tuttavia, è importante sottolineare che non tutte le emoji avranno la stessa forza legale. I giudici esamineranno ogni caso individualmente, prendendo in considerazione le circostanze specifiche. Pertanto, è fondamentale fare attenzione nell’uso delle emoji, soprattutto quando si tratta di documenti ufficiali, poiché potrebbero avere un peso maggiore di quanto comunemente si pensi.

Next Post

Tutta la verità sul pesce Apocalisse, che prevede disastri

Gli utenti online da diversi giorni hanno condiviso la teoria del “pesce dell’apocalisse” dopo che i subacquei hanno trovato una creatura di 6 piedi crivellata di buchi. Le persone sono rimaste sconvolte quando i subacquei hanno avvistato un raro pesce di 6 piedi, che si pensa sia apparso prima della […]
Tutta la verita sul pesce Apocalisse che prevede disastri