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Morire per otto minuti: la straordinaria visione di Brianna tra matematica cosmica e spiriti invisibili

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Un racconto straordinario arriva dagli Stati Uniti e sta attirando l’attenzione della comunità scientifica e spirituale. Brianna Lafferty, una giovane americana di 25 anni, ha condiviso con il Daily Mail la sua esperienza di pre-morte dopo un arresto cardiaco durato otto minuti. Un intervallo di tempo breve per il mondo terreno, ma che per lei è parso durare mesi in un’altra realtà.

Morire per otto minuti la straordinaria visione di Brianna tra matematica cosmica e spiriti invisibili

La visione durante l’arresto cardiaco: un universo matematico e spirituale

Durante il blackout del corpo, Brianna racconta di essere rimasta cosciente, fluttuando in un’oscurità assoluta. Ma in quell’oscurità, una voce misteriosa e un senso profondo di ordine l’hanno guidata. Secondo la sua descrizione, si trovava in una dimensione dove lo spazio era dominato da schemi numerici: una sorta di “architettura matematica” dell’universo.

Una visione che ricorda alcune teorie avanzate nella fisica teorica e nella filosofia della mente, come quella dell’universo come ologramma quantistico, proposta da scienziati del calibro di Michael Talbot e più recentemente discussa in contesti accademici da studiosi come il fisico Juan Maldacena.

Incontri con entità spirituali e paesaggi surreali

Nel suo racconto, Lafferty menziona l’incontro con esseri non identificati, privi di forma definita, ma carichi di un’energia spirituale intensa. Nonostante l’assenza di tratti visivi, la connessione emotiva con queste creature era profonda. L’ambiente era ricco di paesaggi surreali, vividi, un’esperienza che ha descritto come al tempo stesso ultraterrena e familiare.

Queste testimonianze trovano risonanza con studi autorevoli condotti dalla Johns Hopkins University, che ha esplorato esperienze extracorporee e di pre-morte in relazione alla coscienza alterata, anche in contesti di emergenza medica.

Una malattia rara e una rinascita neurologica

Oltre all’esperienza mistica, la storia di Brianna è anche un esempio di resilienza clinica. La giovane soffre di distonia mioclonica, una rara patologia neurologica che colpisce il sistema motorio. Nel 2022, è stata sottoposta a un complesso intervento chirurgico al cervello. Un’operazione rischiosa ma necessaria, che ha segnato una svolta positiva nella sua salute: oggi, i sintomi si sono notevolmente attenuati.

Secondo quanto riportato dalla Mayo Clinic, la distonia mioclonica è una condizione cronica per la quale le opzioni terapeutiche includono trattamenti farmacologici e, nei casi più gravi, la stimolazione cerebrale profonda, simile all’intervento affrontato da Brianna.

Una nuova visione della vita: “Ora vivo con gratitudine”

Riflettendo sulla sua esperienza, Brianna afferma:

“Tutta la sofferenza che ho attraversato, ora mi è chiarissimo il perché. Non resisto più alla vita, nemmeno ai suoi momenti difficili. Soprattutto nei momenti difficili.”

Oggi affronta la quotidianità con una nuova consapevolezza, pur ammettendo un certo timore per una possibile ricaduta. Tuttavia, è convinta che ogni evento abbia un senso:

“Ora vivo con un cuore pieno di gratitudine, non di rabbia.”

Un fenomeno che affascina scienza e spiritualità

Le esperienze di pre-morte (NDE, Near Death Experience) sono da anni oggetto di studio da parte di neuroscienziati, psicologi e teologi. La Harvard Medical School, in una ricerca pubblicata su Frontiers in Human Neuroscience, ha evidenziato come molte NDE abbiano caratteristiche comuni: lucida consapevolezza, sensazione di distacco dal corpo e percezione di un “altrove”.

Il racconto di Brianna si inserisce in questo contesto, tra esperienze personali profonde e riflessioni che mettono in discussione i confini tra scienza, coscienza e spiritualità.

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