Un uomo, che ha vissuto un’esperienza pre-morte crede che l’aldilà consista nel diventare tutt’uno con l’Universo.
Ciò che accade alla coscienza quando moriamo, è oggetto di dibattito molto controverso. Alcune persone credono che svanisca insieme al nostro corpo, mentre altri credono che ascenda ad un regno celeste.
Una persona di nome Joe ha rivelato la sua esperienza e crede che quando moriamo, la nostra coscienza diventi tutt’uno con l’Universo, con le nostre menti che si uniscono al grande “quadro“.
Joe lo crede dopo essere stato in fase di morte apparente in seguito ad un attacco cardiaco.
Prima che potesse essere rianimato, Joe crede di aver visto ciò l’aldilà.
Ha spiegato sulla Near Death Experience Research Foundation: “Sono stato risucchiato nell’Universo, che dal mio punto di vista, era come se fosse dentro di me“.
“Tutto nell’universo ero io. Sentivo ogni atomo, ogni particella. La coscienza era universale. In quel momento è successo qualcosa che non posso descrivere“.
“Poi ho sentito la voce: ‘Questa è pace; questo è amore; questa è verità. Sai cos’è. Sei già stato qui. Sarai di nuovo qui. Accettalo e lasciati entrare. Ora è tempo di ritornare.’
“Non era necessariamente una comunicazione verbale, ma più di un altro senso, uno che non abbiamo quando siamo vivi. In questa esperienza, ho visto che questa vita è estremamente breve. Vita e Morte avevano nuovi significati“.
“La vita era sofferenza e la morte era puro piacere. Non volevo tornare in vita. Disprezzavo la vita; era rimossa dalla verità, dall’amore, dalla pace e dal piacere. La vita significava la morte per me. La morte significava tutto.“
Che cosa sia esattamente la coscienza rimane un mistero per gli scienziati, con i ricercatori che lottano per definire esattamente cosa sia.
Secondo alcuni stimati scienziati, la meccanica quantistica consente alla coscienza di continuare a vivere dopo la fine del corpo.
Il dottor Robert Lanza ha coniato la frase “biocentrismo“, che è una teoria secondo la quale la coscienza viene rilasciata nell’universo attraverso particelle subatomiche dopo la morte.
Un fisico e matematico crede che la nostra coscienza, o anima, si ricolleghi con la “più grande identità infinita” dopo la morte.