Un salto indietro nel tempo cosmico: cosa sono gli ENT?
Nel 2025, un gruppo di astronomi guidati dal Dr. Jason Hinkle dell’Università delle Hawaii ha annunciato la scoperta di eventi cosmici mai osservati prima: esplosioni talmente luminose da superare di cento volte le supernove più brillanti conosciute. Questi fenomeni, noti come ENT – Transitori Nucleari Estremi, potrebbero riscrivere ciò che sappiamo sulla formazione e sull’evoluzione delle galassie.
Gli ENT si verificano quando stelle massicce vengono distrutte da buchi neri supermassicci, sprigionando un’energia spaventosa. Uno degli eventi più noti, denominato Gaia18cdj, ha rilasciato una quantità di energia pari a quella prodotta da 100 soli in un anno. Secondo gli scienziati, si tratta di uno degli eventi più violenti mai documentati, superiore di 25 volte a una supernova di tipo normale.
Perché questa scoperta è così importante per l’astrofisica?
A differenza delle esplosioni stellari ordinarie, gli ENT sono osservabili per mesi o persino anni, offrendo una finestra di osservazione eccezionale. La loro luminosità prolungata consente di monitorare l’attività dei buchi neri dormienti, solitamente invisibili. Il Dr. Benjamin Shappee sottolinea che questi eventi ci permettono di osservare epoche remote dell’universo, fino a 6 miliardi di anni nel passato, nel cosiddetto mezzogiorno cosmico, un’era chiave per la formazione delle strutture galattiche.
ENT e il futuro della ricerca astronomica
Il rilevamento di ENT non è casuale. Oltre a Gaia, anche lo Zwicky Transient Facility ha identificato uno di questi eventi eccezionali nel 2020, soprannominato Scary Barbie per la sua bizzarra denominazione tecnica (ZTF20abrbeie). I ricercatori confermano che questi eventi, sebbene rarissimi — si stima siano 10 milioni di volte più rari di una supernova — potrebbero diventare oggetto di ricerche sistematiche.
Telescopi di nuova generazione come il Nancy Grace Roman Space Telescope (lancio previsto nel 2027) e il Vera C. Rubin Observatory contribuiranno all’identificazione di nuovi ENT, scandagliando il cielo con sensibilità e ampiezza senza precedenti. Questi strumenti sono progettati per esplorare l’energia oscura, i buchi neri e le prime galassie, come conferma la NASA e Rubin Observatory.
Una nuova frontiera per la scienza
Secondo gli scienziati, gli ENT potrebbero rappresentare l’unico modo per osservare i buchi neri supermassicci silenziosi, cioè quelli che non emettono radiazione attiva. Comprendere come avvengono queste esplosioni estreme è essenziale per definire i limiti dell’universo osservabile.
Come afferma il Dr. Hinkle: “La natura ama sorprenderci. Questi eventi ci pongono una domanda fondamentale: quali fenomeni energetici non abbiamo ancora scoperto?”.
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