Le ricostruzioni della storia ci presentano episodi che, alla luce delle conoscenze e sensibilità odierne, appaiono quasi inverosimili, dimostrando come il passato sia intriso di eventi e usanze che sfidano la nostra credulità.
Per esempio, nell’XI secolo in Italia, l’uso delle forchette era visto come un affronto religioso. Questi utensili erano malvisti perché si credeva che Dio avesse fornito all’uomo le dita per alimentarsi, rendendo superflui altri strumenti.
Un’altra curiosità riguarda Papa Gregorio IX, che nel 1232 espresse la sua avversione per i gatti, in particolare neri, tramite una lettera, la Vox in Rama, indirizzata al re di Germania. Questa sua convinzione sfociò in persecuzioni che, indirettamente, favorirono la diffusione dei ratti e, di conseguenza, della peste.
Mary Shelley, l’autrice di “Frankenstein”, conservò il cuore del marito Percy B. Shelley, deceduto prematuramente in un naufragio, all’interno di una scatola sul suo tavolo da lavoro.
Un altro fatto sorprendente riguarda gli antichi Romani, che utilizzavano l’urina come collutorio grazie alle sue proprietà ammorbidenti, dovute all’ammoniaca presente.
In tempi più recenti, Lyndon B. Johnson, presidente degli Stati Uniti, era noto per la sua abitudine di tenere riunioni dal bagno, avendo addirittura installato un telefono per poter lavorare mentre si trovava sul water.
Infine, fino agli inizi del XX secolo, l’eroina era venduta come rimedio contro la tosse per bambini da una celebre azienda farmaceutica, dimostrando come le prassi mediche possano evolversi radicalmente nel tempo.