Dal 29 dicembre a Firenze scatta il blocco del traffico per troppo smog.
Inizierà domani, 29 dicembre, e finirà il 2 gennaio 2017 il blocco de traffico che a Firenze si è reso necessario per il continuo aumentare del particolato (PM10).
Per i veicoli euro zero ed euro 1 a benzina e i diesel euro 2 e 3 scatta il divieto di circolare in città e negli otto comuni dell’area metropolitana che confinano con Firenze.
I divieti riguardano i centri abitati della città capoluogo e dei comuni di Calenzano, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Signa, Lastra a Signa, Scandicci, Bagno a Ripoli.
A dare l’annuncio dei provvedimenti è stato il sindaco di Firenze, Dario Nardella, in persona il quale ha firmato l’ordinanza che decide il blocco del traffico per i prossimi cinque giorni.
In tutti i centri abitati non sarà possibile circolare dalle ore 8.30 alle 12.30 e dalle ore 14.30 alle 18.30.
Il divieto riguarda anche l’accensione di caminetti, stufe, termocamini o termo stufe a uso domestico.
Le polveri PM10 sforano ancora. Secondo la normativa raggiunti i cinque giorni di sforamento consecutivi, è obbligatorio far scattare i blocchi.
Si ricorda che il PM10, acronimo che significa Particulate Matter ≤ 10 µm, ovvero materiale particolato con dimensione inferiore o uguale a 10 micrometri, è molto pericoloso per l’uomo.
La IARC (International Agency for Research on Cancer), nella sua classificazione, ha inserito il PM10 e tutte le sostanze che costituiscono gli inquinanti atmosferici nel Gruppo 1, nel gruppo dei peggiori agenti cancerogeni in circolazione.
Il particolato fine, in particolare, è pericoloso perché si insidia nell’organismo umano a livello del sistema respiratorio: minore è la dimensione del particolato e maggiore è la penetrazione all’interno del sistema.
L’impatto sulla salute umana si manifesta con una maggiore incidenza dei tumori, specie quelli polmonari ma anche al colon e all’intestino.
Ecco perché il blocco del traffico è una misura necessaria. Ovviamente a peggiorare la situazione a Firenze arrivano anche le condizioni meteo che, a quanto pare, non favoriranno la dispersione degli inquinanti anche nei prossimi giorni.
Perciò è molto probabile che anche al termine dei 5 giorni, se il tempo non migliorerà, i provvedimenti non saranno interrotti.