Geco, ecco perché porta fortuna

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Il popolo partenopeo è famoso in tutto il mondo per la sua superstizione, legata soprattutto ai celeberrimi cornetti rossi e al ferro di cavallo, ma un po’ ovunque ci sono oggetti e simboli che sono considerati benauguranti.

Uno di questi, ad esempio, è il geco.

Per molti questo è semplicemente un rettile, che fa forse anche un po’ paura, ma in realtà in moltissime culture è considerato un portafortuna, da usare come ciondolo, portachiavi e persino da tatuarsi sulla pelle.

Il perché è essenzialmente legato alla sua utilità, dato che è un gran divoratore di zanzare, gli insetti forse più odiati al mondo.

Ma probabilmente anche perché sono considerati quasi magici, dato che riescono ad attaccarsi e staccarsi ida qualsiasi superficie senza la necessità di usare secrezioni adesive.

Come fanno? Usano la forza di Van der Waals, dal nome dello scienziato tedesco che l’ha identificata per primo. In pratica, grazie ai ben 2 milioni di peli le sue zampe riescono a sostenere un peso pari a 20 volte quello dell’animale stesso.

Inoltre, secondo la tradizione degli indigeni australiani e neozelandesi il geco rappresenta il valore dell’adattabilità, un valore che dovrebbe stare ala base della vita di ognuno di noi, per poter vivere il più serenamente e felicemente possibile.

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