Gemelli siamesi, le piccole Francine e Adrienne separate al Bambino Gesù

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I gemelli siamesi, o gemelli congiunti, sono una coppia di gemelli omozigoti (quindi identici) che nascono uniti fisicamente, spesso condividendo anche uno o più organi.

Il processo che porta alla nascita di due gemelli siamesi è molto simile a quello che caratterizza la nascita dei gemelli omozigoti normali: semplificando, dipende infatti dalla divisione della cellula uovo fecondata (zigote) in due metà, con la differenza che nel caso dei siamesi tale scissione risulta incompleta.

Rappresentano delle nascite rarissime: se ne conta infatti un caso ogni 100mila nati vivi e per la gravità delle malformazioni il 75% di loro non sopravvive. Eppure tale condizione è nota da almeno un migliaio di anni.

Il primo caso di gemelli siamesi del quale si abbia notizia è stato registrato nel 954 dopo Cristo, da uno storico bizantino chiamato Leone Diacono. All’epoca erano definiti ‘gemelli congiunti’. Il termine ‘siamese’ è invece entrato nell’uso comune molto più tardi, nel 1811, in seguito alla nascita dei gemelli Eng e Chang Bunker, nati in Thailandia (allora nota come Siam) e poi diventati celebri per aver lavorato al Circo Barnum.

Secondo alcune stime, a onor del vero molto approssimative, la nascita di gemelli siamesi avverrebbe una volta ogni 119.000 nascite. Per una ragione ancora sconosciuta, i gemelli siamesi sono più frequentemente di sesso femminile: in base ad alcune ricerche statistiche, difatti, il rapporto femmine: maschi risulterebbe pari a 3:1.

Gemelli siamesi, le piccole Francine e Adrienne separate al Bambino Gesù

Gemelli siamesi Francine e Adrienne separate al Bambino Gesu

Le zone del mondo in cui è più probabile osservare la nascita di gemelli siamesi sono l’America Latina (Brasile in particolare), il Sud-Ovest dell’Asia e alcuni stati dell’Africa.

E proprio di questa regione geografica, ed in particolare del Burundi, sono una coppia di gemelline siamesi che sono appena state separate, con un intervento andato a buon fine, qui in Italia.

Nello specifico, dopo 12 ore di camera operatoria, e seguite da 4 équipe mediche, per un totale di 25 persone, coordinate dal professor Pietro Bagolan, direttore del Dipartimento di Neonatologia medica e chirurgica, Francine e Adrienne, di sette mesi e nate unite per la schiena, il 30 novembre erano state separate ed in queste ore – al termine di un periodo in terapia intensiva per i controlli post-operatori – sono tornate nel reparto di Neonatologia del Bambino Gesù di Roma.

La sfida di questo intervento – spiega Pietro Bagolan, direttore del Dipartimento di Neonatologia medica e chirurgica – è stata separare il midollo spinale senza sacrificare le varie radici nervose; ricostruire velocemente il sacco durale per evitare perdite di liquido cerebro-spinale e ricreare l’area ano-rettale mantenendo integra la funzionalità dello sfintere. Il nostro obiettivo prioritario era garantire alle bambine la migliore qualità di vita possibile tenendo conto che torneranno a crescere in un’area geografica in cui i presìdi sanitari sono una rarità“.

Il percorso clinico e chirurgico delle neonate burundesi rientra nell’ambito delle missioni umanitarie dell’Ospedale pediatrico della Santa Sede.

Per l’ospedale pediatrico è il secondo caso di separazione di gemelle siamesi a distanza di poco meno di due mesi. Difatti il 7 ottobre scorso era stata separata un’altra coppia di siamesi: Rayenne e Djihene, due bimbe algerine unite per il torace e per l’addome. L’unica altra operazione di questo tipo al Bambino Gesù risale all’inizio degli anni 80, più di 30 anni fa, e fu eseguita su due gemellini maschi.

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