Medici e psicologi lanciano l’allarme: la Generazione Z, cresciuta immersa nella tecnologia, sta affrontando un aumento senza precedenti di problemi fisici e psicologici. Studi internazionali indicano un legame diretto tra uso eccessivo di dispositivi, stili di vita sedentari e disagio emotivo.

L’impatto della vita digitale sulla salute
Secondo dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, i nati tra il 1997 e il 2012 mostrano tassi record di ansia e depressione, con un incremento accentuato dopo la pandemia di COVID-19.
I medici identificano quattro criticità principali:
- Disturbi del sonno: la luce blu degli schermi inibisce la melatonina, alterando i ritmi circadiani e riducendo il rendimento scolastico.
- Obesità e diabete: lo stile di vita sedentario riduce la sensibilità all’insulina, aumentando il rischio di malattie metaboliche.
- Problemi psicologici: ansia, bassa autostima e disturbi dell’identità legati al confronto costante sui social.
- Isolamento sociale: difficoltà a costruire relazioni autentiche fuori dal mondo digitale.
Il dott. Riyad Khudair sottolinea che «l’interazione quotidiana con un ambiente digitale instabile e la pressione di standard estetici irrealistici stanno spingendo molti giovani verso forme di disagio cronico».
Competenze di vita in calo e ruolo delle famiglie
Gli esperti evidenziano una carenza di cinque abilità fondamentali: comunicazione faccia a faccia, costruzione di legami sociali reali, gestione emotiva, problem solving nel mondo reale e adattamento allo stress quotidiano.
La dottoressa Hind Makki avverte: «Non siamo contrari alla tecnologia, ma serve un uso consapevole che tuteli salute fisica e mentale».
Le raccomandazioni principali includono:
- Limitare il tempo davanti agli schermi, soprattutto prima di dormire.
- Favorire sport e attività sociali nella vita reale.
- Promuovere un’alimentazione equilibrata e sane abitudini digitali.
- Dialogare quotidianamente in famiglia, senza giudizi.
Il dott. Rehab Yousef Al-Saadi aggiunge che l’iperprotezione può minare l’autonomia e la fiducia in sé dei ragazzi, invitando i genitori a «comprendere e sostenere prima di criticare».
Conclusione
La salute mentale della Generazione Z è una sfida che riguarda famiglie, scuole e comunità. Un approccio equilibrato alla tecnologia, unito a supporto psicologico e a un’educazione alle competenze di vita, può ridurre il rischio di conseguenze a lungo termine.
Per approfondire, consulta le risorse dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e dell’Istituto Superiore di Sanità.
Curiosa per natura e appassionata di tutto ciò che è nuovo, Angela Gemito naviga tra le ultime notizie, le tendenze tecnologiche e le curiosità più affascinanti per offrirtele su questo sito. Preparati a scoprire il mondo con occhi nuovi, un articolo alla volta!