Gioco legale, pronti alla riapertura: si aspettano ulteriori segnali dal Governo

VEB

Un anno di importanti mutamenti che hanno profondamente cambiato il volto del gaming: l’emergenza sanitaria ha letteralmente stravolto ogni settore e, ovviamente, anche gli operatori della filiera del gioco logale sono stati costretti ad interfacciarsi con le varie trasformazioni.

Gioco legale, pronti alla riapertura

È nato quindi un nuovo tipo di giocatore, capace di adattarsi alle caratteristiche di un settore in cambiamento, prime tra tutte dinamicità e portabilità, ma anche immediatezza e accessibilità da ogni dispositivo e in qualsiasi momento. La crisi del gioco terrestre, infatti, ha rivoluzionato i modi di giocare, stimolando la creatività di operatori e utenti che ben hanno saputo adattarsi ai alla nuova situazione. Per capire cosa potrebbe succedere dopo, è importante comprendere le vecchie abitudini e i numeri sul gioco legale, uno dei settori che più ha sofferto la pandemia da covid-19 e le conseguenti restrizioni. Sono oltre 300 i giorni di chiusura delle sale da gioco tra 2020 e 2021, un’enormità. Una situazione che sta mettendo in ginocchio aziende e lavoratori, ormai allo stremo, e che ha portato alla perdita di migliaia di posti di lavoro oltre al diffondersi del gioco illegale.

Ora, però, è il momento di tornare alla normalità, o almeno di provarci. Il calendario del Decreto Riaperture emanato dal governo prevede che le attività di sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò riprendano il prossimo 1 luglio, ultima tra le attività alla ripresa. I problemi, però, restano e il Governo non sempre sembra disposto a sostenere e comprendere le esigenze del settore. Già in Emilia Romagna, ad esempio, le risorse per aiutare le imprese non sono sufficienti e gli operatori del comparto gioco legale della regione restano purtroppo esclusi, poiché non ritenute tra quelle che hanno diritto ad un sostegno economico.

Ciononostante, la ripresa è iniziata e non intende arrestarsi: anche in positivo l’esempio riguarda l’Emilia Romagna, che riapre le sale da biliardo, movimento più grande d’Italia con settemila giocatori. «Sono numeri per noi impensabili anche solo fino a 20 giorni va», spiega Vanni Bertacchini, responsabile del settore di attività Biliardo Uisp, che racconta della velocità con cui i circoli si sono mossi per far tornare gli atleti a giocare in piena sicurezza, redigendo un rigido protocollo sulla base delle norme anti-Covid.

Le porte sono ormai aperte, e gli spiragli di luce stanno entrando: tocca solo aspettare nella riapertura totale, e sperare di ricevere i giusti segnali dalle varie forze politiche.

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