Secondo il dipartimento USA dell’Energia, le zucche usate per le decorazioni di Halloween possono essere trasformate in biocarburanti e, quindi, in energia pulita.
La zucca è il simbolo per eccellenza di Halloween. Negli Stati Uniti, e non solo, nel giorno della commemorazione dei morti se ne sprecano davvero tante per le decorazioni.
Ma questi ortaggi che fine fanno quando i riflettori che illuminano party spettrali dove si sfoggiano i vestiti macabri, maschere spaventose e bambini impiastricciati accompagnati dal tormentone “dolcetto o scherzetto”, si spengono? Finiscono nella spazzatura.
Per il dipartimento dell’energia questo è un danno perché nelle discariche le zucche, insieme ai 254 milioni di tonnellate di rifiuti solidi urbani, si decompongono trasformandosi in metano.
Quest’ultimo, purtroppo, è un gas serra molto nocivo che contribuisce al cambiamento climatico avendo un effetto di riscaldamento venti volte superiore a quello della CO2.
Per il dipartimento USA dell’Energia bisogno correre ai ripari. Perciò, per limitare il danno, ha deciso di finanziare una serie di bioraffinerie per convertire i rifiuti in energia.
In questo modo si prenderanno i due classici piccioni, con una fava: si limiteranno le emissioni di metano, e si produrrà energia pulita che contribuirà a ridurre la dipendenza dal carbone.
Il dipartimento dell’Energia ha già scelto tre compagnie da finanziare per progetti di bioraffinerie che, per il momento, produrranno biocarburanti a uso militare.
Due di queste, di Fulcrum Bioenergy ed Emerald Biofuels, una volta a regime produrranno 350 milioni di litri di biocarburanti l’anno.
Fra quanto tempo? “Non ci vorrà molto – afferma il dipartimento Usa – perché le 590mila tonnellate di zucche prodotte annualmente diventino importanti per la sicurezza energetica come lo sono per Halloween”.