È la notte in cui il confine tra il nostro mondo e l’aldilà si fa più sottile. L’aria si riempie di un misto di mistero, allegria e un pizzico di inquietudine. Ma quanto ne sappiamo davvero di Halloween, la festa dei morti? Nonostante l’immagine attuale sia fortemente influenzata dalla cultura popolare americana, le vere origini di Halloween sono molto più antiche e affondano le radici in tradizioni celtiche e rituali europei. Preparatevi a scoprire una storia affascinante, molto più profonda del semplice “dolcetto o scherzetto”.

Dal Samhain Celtico alla Vigilia di Ognissanti
Quando parliamo di Halloween, dobbiamo risalire indietro nel tempo, fino a circa 2000 anni fa, in quella che oggi è l’Irlanda e la Gran Bretagna. Qui, l’antica popolazione dei Celti celebrava una festa fondamentale: Samhain. Questo termine, che significa letteralmente “fine dell’estate”, segnava l’inizio del nuovo anno celtico, non il 1° gennaio come per noi, bensì il 1° novembre.
Samhain non era solo un capodanno, ma il momento cruciale in cui si concludeva la stagione del raccolto e si entrava nell’oscurità e nel freddo dell’inverno. Era un tempo di stasi, in cui la Natura sembrava morire. La cosa più importante, però, era la credenza che in questa notte, tra il 31 ottobre e il 1° novembre, il velo tra il mondo dei vivi e quello dei morti si assottigliasse. Gli spiriti dei defunti potevano così tornare per una breve visita ai loro cari.
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Storicamente, i Celti si radunavano in cima alle colline per accendere enormi falò sacri. Si mascheravano con pelli di animali per spaventare gli spiriti maligni o per confondersi tra loro, onorando al contempo gli antenati. Questo era un rituale di ringraziamento per i raccolti e di propiziazione per l’anno a venire.
Con l’avvento e la diffusione del Cristianesimo, la Chiesa cercò spesso di assorbire o trasformare le feste pagane esistenti. L’istituzione della Festa di Ognissanti (All Hallows’ Day) il 1° novembre da parte di Papa Gregorio IV nell’VIII secolo, e la successiva Commemorazione dei Defunti (il Giorno dei Morti) il 2 novembre, sono viste da molti studiosi come un tentativo di cristianizzare il Samhain. Il nome stesso, Halloween, deriva dall’espressione scozzese “All Hallows’ Eve” o “All Hallows’ Evening”, che significa proprio “vigilia di Ognissanti”.
Il Viaggio Oltreoceano: Dall’Irlanda all’America
Come ha fatto una festa celtica a diventare la celebrazione globalizzata che conosciamo oggi? La risposta è legata a un evento storico drammatico: la Grande Carestia irlandese della metà del XIX secolo (attorno al 1845). Milioni di irlandesi, per sfuggire alla fame, emigrarono negli Stati Uniti, portando con sé le proprie tradizioni.
Fino ad allora, Halloween in America era una festa quasi sconosciuta. Furono gli immigrati irlandesi e scozzesi a diffondere negli Stati Uniti le usanze di Samhain, tra cui l’accensione di falò e la narrazione di storie sulla morte e gli spiriti. Nel corso del tempo, queste tradizioni si mescolarono con le celebrazioni del raccolto già esistenti e, in epoca moderna, si sono trasformate nella festa commerciale e laica, incentrata sui travestimenti e sul famoso “Trick-or-Treat” (Dolcetto o Scherzetto).
La Leggenda della Zucca Intagliata (Jack-o’-Lantern)
Nessun Halloween è completo senza una zucca intagliata con un sorriso minaccioso e una candela all’interno. La storia dietro questo simbolo è una delle più incredibili curiosità su Halloween e ha origine da un’antica leggenda irlandese: quella di Jack O’Lantern.
Secondo la tradizione, Jack era un fabbro ubriacone e avaro, talmente astuto da riuscire a ingannare persino il Diavolo. Quando Jack morì, gli fu negato l’ingresso in Paradiso per la sua vita dissoluta, ma anche il Diavolo, ancora furioso per gli inganni subiti, lo scacciò dall’Inferno. Il Diavolo lanciò a Jack un tizzone ardente per illuminare il suo eterno vagare nel buio tra i mondi. Jack mise il tizzone incandescente in una rapa intagliata per non farlo spegnere e da allora vaga senza pace.
In Irlanda e Scozia, le persone intagliavano tradizionalmente rape o patate (o a volte persino cipolle!) per creare le lanterne di Jack e allontanare gli spiriti maligni. Quando gli immigrati arrivarono in America, scoprirono che le zucche erano molto più grandi e facili da svuotare e intagliare rispetto alle rape, rendendole il sostituto ideale. È per questo che oggi la zucca di Halloween è il simbolo per eccellenza della festa.
L’Usanza del “Dolcetto o Scherzetto” (Trick-or-Treat)
L’origine del “Dolcetto o Scherzetto” è un affascinante intreccio di tradizioni. Sebbene sia popolarmente associato all’America, l’usanza ha radici europee e, in alcuni casi, perfino italiane.
- Irlanda e Scozia: I bambini, spesso vestiti in costume, andavano di casa in casa recitando poesie o facendo spettacoli in cambio di cibo o denaro.
- Medioevo (Europa): Si diffuse il rito del souling, in cui i poveri andavano di porta in porta a mendicare, in cambio delle loro preghiere per le anime dei defunti. Venivano loro donate delle “torte dell’anima” (soul cakes).
- Italia: In alcune regioni, i bambini andavano di casa in casa chiedendo l’elemosina per i defunti (la “carità di murt” in Emilia Romagna, ad esempio) e ricevevano in cambio cibo. Ancora oggi, in alcune zone della Puglia, si usano appendere delle calze la notte del 2 novembre, piene di dolci e doni che si crede siano stati lasciati dai defunti.
La moderna versione del “Trick-or-Treat” è un’usanza che si è evoluta nel tempo, diventando una pratica socialmente accettata e, soprattutto, un enorme business negli Stati Uniti, dove, secondo la National Retail Federation, la spesa per Halloween supera regolarmente i 10 miliardi di dollari all’anno.
La Festa dei Morti: Un Confronto Globale
Mentre Halloween celebra un contatto giocoso con il macabro, la Commemorazione dei Defunti del 2 novembre in Italia è un momento di solenne ricordo. Tuttavia, esistono celebrazioni dei morti molto diverse in tutto il mondo che condividono la stessa necessità di onorare e accogliere gli antenati:
- Messico (Día de los Muertos): Una celebrazione vivace, riconosciuta dall’UNESCO, che si tiene tra l’1 e il 2 novembre. Le famiglie costruiscono altari (ofrendas) decorati con teschi di zucchero, fiori (soprattutto calendule), cibo e bevande preferite dai defunti, e visitano i cimiteri con musica e feste. Non è una versione messicana di Halloween, ma una tradizione radicata nelle culture precolombiane (fonte: National Geographic).
- Cina (Yu Lan o Festa dei Fantasmi Affamati): Sebbene si tenga in agosto o settembre, è una notte in cui gli spiriti affamati tornano nel mondo dei vivi. Vengono offerte grandi quantità di cibo e bruciate false banconote per placare e nutrire gli spiriti.
In definitiva, Halloween è molto più di un’occasione per indossare un costume. È una festa sincretica che ha saputo fondere l’antico rito celtico del Samhain con le celebrazioni cristiane e le migrazioni di massa, mantenendo viva la profonda e universale necessità umana di confrontarsi con la morte e celebrare la memoria.
FAQ su Halloween
Qual è il vero significato del nome Halloween?
Halloween significa “Vigilia di Ognissanti” e deriva da una contrazione dell’espressione scozzese “All Hallows’ Eve”. Il termine “Hallow” è una parola arcaica che significa “Santo”. Il nome si riferisce alla notte che precede la festa cristiana di Ognissanti, celebrata il 1° novembre.
Da dove deriva la tradizione di travestirsi ad Halloween?
La tradizione di mascherarsi affonda le radici nell’antica festa celtica di Samhain. I Celti si vestivano con pelli e teste di animali, o con costumi grotteschi, sia per spaventare gli spiriti maligni che si credeva vagassero sulla Terra, sia per confondersi tra loro ed evitare di essere riconosciuti dagli spiriti.
Perché la zucca ha sostituito la rapa per la Jack-o’-Lantern?
In origine, in Irlanda, si usavano rape o patate scavate per creare lanterne (Jack-o’-Lantern), basandosi sulla leggenda del fabbro Jack. Quando gli immigrati irlandesi arrivarono in America, trovarono che le zucche erano abbondanti, più grandi e molto più facili da svuotare e intagliare rispetto alle rape, adottandole come nuovo e definitivo simbolo della festa.
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