La sera del 31 ottobre, le vetrine dei negozi si riempiono di zucche intagliate, scheletri e maschere inquietanti. Un’atmosfera di macabro divertimento pervade le strade, con bambini che bussano alle porte gridando “Dolcetto o scherzetto?”. Nonostante l’ampia diffusione di questa festa, un numero significativo di cristiani – che siano cattolici, protestanti o di altre confessioni – preferisce non partecipare. La ragione principale del distacco cristiano da Halloween risiede in una complessa combinazione di origini storiche percepite come pagane, l’associazione con l’occulto e il forte contrasto tematico con le proprie celebrazioni religiose, ovvero Ognissanti e la Commemorazione dei Defunti.

Le controverse origini: Samhain e il contrasto con i valori cristiani
Per molti, l’ostacolo principale è la presunta origine della festa. Sebbene il nome stesso, Halloween (una contrazione di All Hallows’ Eve, la “Vigilia di Tutti i Santi”), sia innegabilmente di stampo cristiano, il dibattito storico si concentra sul sostrato culturale preesistente. Molti cristiani e studiosi credono che Halloween affondi le sue radici nell’antica festa celtica di Samhain. Questa celebrazione, che segnava la fine dell’estate e l’inizio del periodo oscuro dell’inverno, era un momento in cui, secondo la tradizione, il velo tra il mondo dei vivi e quello dei morti si assottigliava, permettendo agli spiriti (sia benigni che malevoli) di tornare sulla terra.
I Celti accendevano grandi falò, indossavano costumi (spesso pelli di animali) e lasciavano cibo fuori casa per placare le entità ultraterrene. Queste pratiche, in particolare l’evocazione o l’interazione con gli spiriti e l’occulto, sono considerate da alcune confessioni cristiane come non in linea o addirittura in diretta opposizione agli insegnamenti biblici. Ad esempio, la Bibbia (Levitico 19:31) ammonisce: “Non vi rivolgete ai negromanti né agli indovini; non li consultate per non contaminarvi a causa loro”. Per una parte del mondo cristiano, partecipare a una festa con queste presunte radici rischia di avallare pratiche spiritualmente pericolose o di dare spazio a forze negative.
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La risposta della Chiesa: Ognissanti e i Defunti
È importante notare che la Chiesa Cattolica e diverse denominazioni cristiane hanno da secoli le proprie celebrazioni in quel periodo, che hanno un significato diametralmente opposto al macabro popolare di Halloween. Il 1° novembre ricorre la Solennità di Tutti i Santi (Ognissanti), istituita dalla Chiesa per onorare tutti i beati e i martiri, noti e ignoti, che hanno raggiunto la gloria del Paradiso. Il giorno successivo, il 2 novembre, è dedicato alla Commemorazione di tutti i fedeli defunti, una giornata di preghiera in suffragio delle anime del Purgatorio.
Queste ricorrenze sono focalizzate sulla speranza della vita eterna, sulla comunione dei santi e sul ricordo amorevole di chi ci ha lasciato, ma è in attesa della resurrezione finale. Il messaggio centrale è la vittoria di Cristo sulla morte, un concetto di “luce e vita” che stride fortemente con l’attuale iconografia di Halloween fatta di scheletri, zombi, streghe e demoni. Il cristiano preferisce celebrare la Vigilia di Ognissanti come un momento di preparazione spirituale all’incontro con il sacro, piuttosto che come una notte dedicata a esorcizzare (o, peggio, esaltare) il macabro.
Il pericolo della secolarizzazione e del consumismo
Un altro elemento che allontana i cristiani da Halloween è la sua trasformazione moderna in una festa prevalentemente secolarizzata e consumistica. La versione contemporanea della festa, importata dagli Stati Uniti, è spesso vista come un semplice veicolo per la vendita di costumi, dolciumi e gadget horror. Molti leader religiosi e genitori cristiani vedono in questa mercificazione una distrazione dal vero significato delle celebrazioni del 1 e 2 novembre.
“Se ci lasciamo inghiottire da questa ondata di divertimento superficiale e macabro, perdiamo l’occasione di riflettere sul senso profondo della nostra fede e della nostra speranza nell’aldilà,” ha affermato in passato un noto teologo italiano. Il consumismo di Halloween, basato su elementi di paura e orrore, è ritenuto una banalizzazione di concetti seri come la morte e il male, ridotti a innocui intrattenimenti.
Esempi e alternative cristiane
Non tutti i cristiani la pensano allo stesso modo. Alcuni vedono in Halloween un innocuo divertimento popolare, separato dalle sue presunte radici pagane, e partecipano. Tuttavia, chi decide di non festeggiare spesso promuove alternative a tema cristiano per la sera del 31 ottobre, come l’“Hallelujah Night” (Notte dell’Alleluia) o la “Reformation Day” (Giorno della Riforma, celebrato dai Protestanti in memoria di Martin Lutero). Queste iniziative propongono feste alternative incentrate su temi di luce, santi e costumi di personaggi biblici, offrendo ai bambini cristiani un’occasione di festa che sia coerente con i loro valori.
In Italia e in altri paesi a forte tradizione cattolica, è anche frequente l’accento sulla riscoperta delle tradizioni legate al Giorno dei Morti, come la visita al cimitero, l’offerta di fiori e la preparazione di dolci tipici regionali (come le “Ossa dei Morti” in Sicilia), che mantengono vivo il legame con la memoria dei defunti in un contesto di fede. Scegliere di non festeggiare Halloween non è un atto di “oscurantismo” culturale, ma piuttosto una presa di posizione consapevole per riaffermare l’importanza delle proprie festività, orientate alla vita eterna e alla santità, in opposizione a simboli legati al terrore e all’occulto.
FAQ – Domande Frequenti sul distacco cristiano da Halloween
Halloween era in origine una festa cristiana? Il nome ‘Halloween’ deriva dal cristiano ‘All Hallows’ Eve’ (Vigilia di Ognissanti), ma molti credenti e storici ritengono che la sua pratica e iconografia attuale siano state fortemente influenzate da elementi della festa pagana celtica di Samhain. I cristiani che evitano la festa lo fanno per le presunte radici occulte del Samhain e per il tema macabro che predomina oggi.
Qual è la differenza tra Halloween e Ognissanti? Halloween si concentra su temi di paura, morte, mostri e occulto, spesso in tono giocoso. Ognissanti (1° novembre), invece, è la celebrazione cristiana della santità, della vita eterna e della gioia di tutti i beati in Paradiso. La vigilia cristiana è un momento di preghiera, non di travestimenti horror.
Cosa pensano le autorità della Chiesa Cattolica di Halloween? La posizione ufficiale è di privilegiare la riscoperta delle tradizioni di Ognissanti e del Giorno dei Defunti, il 2 novembre. Molti vescovi e sacerdoti sconsigliano la partecipazione alle feste di Halloween, specialmente quelle che esaltano il macabro, per evitare ambiguità spirituali e per concentrarsi sul significato autentico delle proprie celebrazioni.
I cristiani offrono alternative per la sera del 31 ottobre? Sì, molte comunità cristiane organizzano eventi alternativi come l’“Hallelujah Night” o feste dei Santi. Questi eventi offrono un ambiente di festa sicuro e gioioso, dove i bambini possono travestirsi da santi, personaggi biblici o figure positive, mantenendo un focus sui valori della fede e della luce.
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