Sembrerebbe proprio che i tempi siano maturi per svelare al pubblico tutto ciò che i governi sono a conoscenza riguardo a civiltà aliene.
Nick Pope è una personalità ben nota nel campo della ricerca sugli UFO. In una recente intervista, Pope ha espresso preoccupazione per il fatto che il primo contatto con una civiltà aliena possa causare paura e caos globale.
Ha suggerito che i governi mondiali, che un tempo consideravano la vita aliena come un qualcosa di marginale, potrebbero ora essere sul punto di scoprire la verità sul fatto che siamo soli nell’universo.
Nick Pope ha lavorato per 21 anni presso il Ministero della Difesa britannico (MoD). Dal 1991 al 1994 è stato a capo del progetto di studio sugli UFO del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti.
Ha detto che durante il suo periodo nel Dipartimento della Difesa, aveva incontrato diversi casi credibili di UFO. Uno di questi casi riguarda una fotografia dell’incidente di Calvin.
In un’intervista al quotidiano indipendente britannico The Sun pubblicata il 31 marzo 2022, Pope ha spiegato che il contatto dell’umanità con una civiltà extraterrestre sarebbe stato il “momento più sorprendente e rivoluzionario della storia umana“.
Allo stesso tempo, ha affermato che la prima interazione causerà paura e panico, che costringeranno i popoli del mondo a unirsi.
Ha avvertito: “Proprio come il mondo ha reagito alla pandemia, il primo contatto potrebbe portare al caos globale. Se questa è una reazione a qualcosa di relativamente noto, quale sarebbe la reazione a qualcosa di veramente nuovo e insolito?“
Secondo lui, per alcune persone il contatto con gli alieni sarebbe uno shock catastrofico, poiché non sarebbero in grado di far fronte a una realtà diversa. Crede che il contatto con gli alieni sarebbe lo shock più grande per tutte le religioni.
L’esperto ha affermato che “il primo contatto porterà a una guerra tra stati sulla tecnologia aliena. Crede che il primo contatto con la Terra sarebbe il pericolo più grande, ma anche una grande opportunità per l’umanità di espandere la propria conoscenza dell’universo“.
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