In questo periodo di tensioni internazionali in aumento, Dmitry Medvedev, un alto funzionario russo e stretto collaboratore di Vladimir Putin, ha lanciato degli avvertimenti inquietanti nei confronti dell’Occidente.
Parlando in un evento per ricordare la fine dell’assedio di Leningrado, Medvedev ha minacciato che la Russia farà tutto il possibile per eliminare i suoi nemici. Ha enfatizzato l’importanza di ricordare le azioni del popolo sovietico come fonte di forza e determinazione nel combattere il neofascismo, criticando il sostegno occidentale al governo di Kiev e paragonandolo a una sfida non solo alla Russia ma all’intero mondo civilizzato.
Queste dichiarazioni sono state rilasciate in un contesto di crescenti tensioni globali, aggravate dal conflitto in Medio Oriente tra Israele e Hamas e dalla guerra tra Ucraina e Russia, alimentando preoccupazioni riguardo una potenziale Terza Guerra Mondiale.
L’ambasciatore russo nel Regno Unito, Andrei Kelin, ha altresì messo in guardia le forze britanniche riguardo le loro aspettative di vittoria contro la Russia. Ha sottolineato il ruolo storico dell’Unione Sovietica nella vittoria sulla Germania nazista e la presenza di tale memoria nella popolazione britannica.
In precedenza, nel 2023, Medvedev aveva già lanciato un avvertimento all’Occidente, affermando che qualsiasi soldato britannico coinvolto nell’addestramento delle forze ucraine sarebbe stato un bersaglio legittimo per le forze russe.
Queste dichiarazioni hanno sollevato timori che l’invasione russa dell’Ucraina potrebbe estendersi oltre i confini ucraini, coinvolgendo potenzialmente la NATO nel conflitto.
In risposta a queste tensioni, il capo del comitato militare della NATO, l’ammiraglio olandese Rob Bauer, ha esortato l’Occidente a prepararsi per un’era di conflitto bellico.
