Un piano elaborato per rubare criptovalute ha portato al furto di 230 milioni di dollari in Bitcoin, culminando nell’acquisto di supercar e beni di lusso da parte dei criminali.
Ad agosto, due giovani hacker hanno orchestrato uno dei più grandi furti di criptovaluta nella storia degli Stati Uniti, derubando un investitore di Washington, noto per essere tra i primi pionieri delle criptovalute. Malone Lam, ventenne di Singapore, e Jeandiel Serrano, 21 anni, hanno messo in atto un piano complesso che combinava ingegneria sociale e avanzate tecniche di manipolazione tecnologica.
Il piano: un mix di inganni e tecnologia
I truffatori hanno identificato la vittima come un ricco investitore con un portafoglio significativo di Bitcoin. Il piano è iniziato con una falsa notifica di accesso non autorizzato inviata all’account Google della vittima. Serrano ha poi contattato l’uomo, fingendosi un rappresentante della sicurezza di Google, ottenendo così la fiducia necessaria per accedere ai suoi documenti su Google Drive. Qui hanno trovato dettagli finanziari cruciali per accedere ai conti di criptovalute.
Successivamente, Serrano si è presentato come operatore dell’exchange Gemini, utilizzando piattaforme come Discord e Telegram per orchestrare la truffa. Attraverso manipolazioni, la vittima è stata indotta a condividere le chiavi private dei suoi asset digitali e a installare software che consentisse ai ladri di accedere in tempo reale al suo computer. Mentre uno dei criminali distraeva l’uomo, gli altri trasferivano i fondi dai wallet privati.
L’escalation di spese folli
Il bottino, suddiviso tra cinque membri della banda, è stato parzialmente convertito in altre criptovalute e depositato su piattaforme come TradeOgre.com. Lam, rimasto illegalmente negli Stati Uniti, ha utilizzato i proventi per un’esistenza lussuosa. Ha acquistato 31 supercar, tra cui una Pagani Huayra da 3,8 milioni di dollari, e speso ingenti somme in orologi di lusso, jet privati, e case in affitto a Miami.
Al momento dell’arresto, solo nove delle auto acquistate erano state recuperate. Serrano, catturato a Los Angeles, indossava un orologio da 500.000 dollari, simbolo delle spese sconsiderate del gruppo.
L’indagine e le conseguenze legali
La vicenda si è conclusa con l’arresto di Lam e Serrano, entrambi trattenuti senza cauzione dopo aver confessato i reati. Lam ha ammesso di essere coinvolto in altre attività di hacking legate alle criptovalute, rivelando che il crimine ha finanziato il suo stile di vita da ottobre 2023.
Il caso, depositato presso il tribunale federale del Distretto di Columbia, ha sollevato sospetti su un possibile collegamento con un rapimento avvenuto nello stesso periodo, coinvolgendo altri sei sospettati accusati separatamente.
Un crimine da record
Con circa 100 milioni di dollari ancora non recuperati, questo furto rappresenta uno dei maggiori colpi mai registrati contro un privato nel settore delle criptovalute. Mentre il procedimento legale è in corso, Lam ha richiesto un processo rapido, ma il caso evidenzia una crescente vulnerabilità nelle piattaforme digitali e nella sicurezza degli asset crittografici.