Il crollo della civiltà è vicino, secondo un gruppo di ricercatori

VEB

Un gruppo di ricercatori ha predetto con precisione l’imminente crollo della società, suggerendo che questo evento catastrofico è molto più prossimo di quanto molti credano.

Il crollo della civilte vicino secondo un gruppo di ricercatori

Al centro di questa prospettiva c’è la tecnologia, che oggi guida quasi ogni aspetto della nostra vita e ci offre strumenti per anticipare i futuri sviluppi, dall’intelligenza artificiale alla nostra crescente dipendenza dalle macchine.

La speranza comune è che il progresso continui a portare miglioramenti e maggiore efficienza nel tempo.

Nonostante ciò, un team di ricercatori, incline a visioni più pessimistiche e basandosi su sofisticate simulazioni al computer, ha previsto il momento in cui la nostra società potrebbe finire.

Questi scienziati, operanti presso il prestigioso Massachusetts Institute of Technology (MIT), hanno elaborato la loro previsione analizzando una varietà di dati riguardanti fattori critici come la popolazione, le risorse naturali e il consumo energetico, notando un incremento in tutti questi aspetti a eccezione delle risorse naturali disponibili.

La ricerca ha rivelato che tale crollo potrebbe verificarsi nella metà del XXI secolo, periodo in cui ci troviamo ora, indicando che potremmo essere a meno di vent’anni di distanza dall’evento, specificatamente nel 2040.

Inizialmente, questo studio non fu preso seriamente e fu oggetto di derisione, come riportato dal Guardian. Tuttavia, è importante notare che nel 2009, un altro gruppo di ricercatori ha condotto un’analisi analoga, arrivando a conclusioni simili.

Questo studio successivo, pubblicato su American Scientist, ha confermato che i risultati del modello originale erano sorprendentemente accurati, circa 35 anni dopo la sua formulazione nel 2008, con alcune premesse adeguate.

È cruciale riconoscere che le proiezioni non sono state smentite e sembrano piuttosto precise. Non siamo a conoscenza di previsioni formulate da economisti con un livello di precisione comparabile su un periodo così esteso“, sostiene lo studio.

In aggiunta, nel 2021, la ricercatrice olandese in ambito di sostenibilità Gaya Herrington ha verificato le inquietanti previsioni dello studio, confermando la loro validità.

Intervistata dal Guardian, Herrington ha spiegato: “Dal mio punto di vista accademico, confrontare i dati di un modello vecchio di decenni con osservazioni reali è stato un esercizio affascinante”.

Ha scoperto che i dati corrispondevano alle previsioni del 1972, che delineavano uno scenario negativo in cui la crescita economica si arresterebbe alla fine di questo decennio, portando al collasso della società circa dieci anni dopo.

Fortunatamente, Herrington ha anche portato una nota di ottimismo.

Ha riferito al Guardian: “La principale scoperta del mio studio è che abbiamo ancora la possibilità di orientarci verso uno scenario che non porti al collasso“.

Attraverso l’innovazione nel settore imprenditoriale, unita agli sforzi dei governi e della società civile, l’aggiornamento continuo del modello offre una nuova prospettiva sulle sfide e le opportunità che ci attendono nel perseguire un futuro più sostenibile.

Fonte@LadBible

Next Post

Troppo brava al lavoro, viene licenziata

Una ragazza ha recentemente condiviso la sua esperienza dopo essere stata allontanata dal proprio impiego per l’eccessiva competenza dimostrata sul lavoro. Con l’aumentare delle condivisioni su TikTok di esperienze simili, pare che diventi comune utilizzare la piattaforma per fare luce su questi episodi, spingendo verso una maggiore trasparenza sulle dinamiche […]
Troppo brava al lavoro viene licenziata