Il mistero di Nabta Playa, la nuova Stonehenge

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La scoperta di Nabta Playa, nel Sahara orientale, ha permesso agli studiosi di approfondire la conoscenza delle civiltà antiche.

Il mistero di Nabta Playa la nuova Stonehenge
Foto@Raymbetz, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons

Gli archeologi hanno scoperto questo sito nel 1974, risalente tra il 6400 e il 3400 a.C. Si è scoperto che Nabta Playa era un centro astronomico avanzato, precedente la costruzione delle piramidi egiziane.

Il sito include un cerchio di pietre, simile a Stonehenge, che sembra rappresentare un antico calendario astronomico, con disposizioni che evocano la costellazione di Orione.

Robert Bauval e Thomas Brophy, nel loro libro “Black Genesis“, hanno proposto che questo cerchio di pietre rappresentasse la Cintura di Orione durante il solstizio d’estate, suggerendo che fosse una mappa stellare antica. Questa teoria evidenzia le avanzate capacità astronomiche degli abitanti del Sahara di quel periodo.

La scomparsa dei costruttori di Nabta Playa intorno al 3400 a.C. coincide con l’ascesa delle civiltà nella Valle del Nilo, suggerendo una possibile migrazione.

Studi di datazione al radiocarbonio e analisi archeologiche suggeriscono che le conoscenze astronomiche di Nabta Playa possano aver influenzato l’antica civiltà egizia, inclusa la costruzione delle sue piramidi.

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