Gli scienziati hanno lanciato l’allarme legato al rischio di un’esplosione nel nucleo terrestre. Come risulta dal materiale pubblicato dagli esperti sulle pagine del NU Journal of Discovery, la causa di conseguenze così catastrofiche potrebbe essere il riscaldamento globale.
Secondo un recente studio, non solo la biosfera terrestre è attualmente minacciata, ma anche il nucleo interno della Terra, che ha una forma arrotondata e un diametro di circa 2.000 chilometri. Le sue dimensioni, dicono gli esperti, stanno diminuendo a causa del processo di decadimento nucleare, e quindi l’energia che il nucleo rilascia è di natura radioattiva, che può essere paragonata solo a un reattore nucleare.
E per fornire e mantenere la vita sulla Terra, aggiungono gli scienziati, il nucleo deve essere costantemente raffreddato. Oggi il bilancio energetico si mantiene grazie al calore rilasciato dal nucleo, oltre che al calore dissipato nello spazio dal Sole. Allo stesso tempo, sostengono i ricercatori, l’aumento della temperatura nella zona attiva del nucleo può essere innescato da un aumento dell’attività solare o delle emissioni di gas serra, che sono considerate la causa del riscaldamento globale.
La ragione più seria della potenziale fusione ed esplosione del nucleo terrestre, ritengono i ricercatori, è la segregazione gravitazionale degli isotopi che si trovano in uno stato instabile all’interno del nucleo interno fuso. Questo processo garantisce l’arricchimento del combustibile nucleare al livello in cui diventa possibile una reazione a catena con una potente esplosione nucleare.
Per tenere traccia dei cambiamenti nell’energia termica che arriva alla Terra dal Sole, gli esperti raccolgono dati sulla temperatura ai poli. Secondo loro, il riscaldamento globale e lo scioglimento dei ghiacciai possono davvero far salire la temperatura del nucleo planetario a valori critici.
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