Il Papiro Tulli parlava di avvistamenti UFO nell’antico Egitto

VEB

Un antico documento egizio, datato più di 3.500 anni fa, avrebbe fatto riferimento alla comparsa di diversi “dischi infuocati” che coprivano l’intero cielo e brillavano più luminosi del sole.

Papiro Tulli parlava di avvistamenti UFO antico Egitto

Si può presumere che gli UFO siano un fenomeno moderno, che molti ritengono essere correlato all’incidente di Roswell nel 1947, che scatenò un’ondata di ossessione aliena negli Stati Uniti e poi in tutto il mondo.

Tuttavia, gli UFO preoccupano le persone da molto tempo, molto prima che le persone creassero pitture rupestri, che contengono anche immagini di alieni alieni dallo spazio.

Ci sono anche prove precedenti di migliaia di anni fa che indicano che i nostri antenati avevano familiarità con gli UFO. Ma forse non li hanno collegati con civiltà extraterrestri.

Un esempio particolare viene dal 1440 aC. nell’antico Egitto. Secondo rapporti controversi, presumibilmente registrati dagli scribi del faraone Thutmose III, “dischi infuocati” sono stati visti nei cieli del Basso Egitto, secondo quanto riportato dal Daily Star.

Questo episodio sarebbe stato documentato nel cosiddetto papiro Tulli, scoperto nel 1933 da Alberto Tulli, direttore del dipartimento egizio dei Musei Vaticani, in un negozio di antiquariato al Cairo.

Tully non aveva i soldi per acquistare il papiro originale dal negozio, quindi ha copiato la scrittura ieratica e poi l’ha trascritta in geroglifici.

I geroglifici furono successivamente decifrati e tradotti dal principe ed egittologo Boris de Racheville, che credeva che il papiro facesse parte degli Annali di Thutmose III.

Secondo la traduzione dell’antropologo R. Cedric Leonard:

Nell’anno 22, terzo mese d’inverno, all’ora sesta del giorno […] si scoprì tra gli scribi della Casa della Vita che uno strano Disco Infuocato era apparso nel cielo. Non aveva la testa. Il respiro dalla sua bocca emetteva un odore sgradevole. Il suo corpo era lungo un’asta e larga un’asta. Non aveva voce. Si stava avvicinando alla casa di Sua Maestà. I loro cuori ne furono turbati e caddero con la pancia“.

Naturalmente, come riporta il sito web esoreiter, ci sono dubbi sull’autenticità della fonte, dal momento che Alberto Tulli sembra essere l’unico ad aver potuto vedere il papiro originale. La copia che è stata data a Boris de Racheville conteneva anche molti errori.

Dove si trova il papiro originale e se esiste del tutto rimane un mistero fino ad oggi.

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