Una recente scoperta scientifica ha acceso il dibattito online: il viola potrebbe non essere un colore “reale”. A differenza degli altri colori dell’arcobaleno, come il rosso, il blu o il verde, il viola non ha una propria lunghezza d’onda e non esiste nello spettro visibile della luce. A parlarne è Unilad Tech, che riporta come questa rivelazione stia facendo discutere sia il mondo scientifico che il pubblico sui social.

Perché il viola non fa parte dello spettro dei colori?
I colori dell’arcobaleno – rosso, arancione, giallo, verde, blu, indaco – corrispondono ciascuno a una lunghezza d’onda ben definita. Il viola, invece, è una combinazione del rosso e del blu. Quando queste due lunghezze d’onda si sovrappongono, il nostro cervello interpreta la miscela come un colore distinto: il viola. Tuttavia, non esiste una singola lunghezza d’onda che rappresenti questo colore.
Questa particolare caratteristica rende il viola un colore non spettrale, ovvero non parte dell’arcobaleno fisico generato dalla rifrazione della luce. È una creazione del nostro sistema visivo, che unisce stimoli diversi in un’unica percezione.
Social in fermento: il viola esiste davvero?
La rivelazione ha generato un acceso dibattito su Reddit e altre piattaforme social. Alcuni utenti hanno espresso stupore nel scoprire che ciò che vediamo come viola sia, in realtà, una “illusione ottica”. Altri hanno ricordato che nella vita quotidiana spesso confondiamo il viola con il porpora, sebbene dal punto di vista scientifico siano differenti.
Un utente ha anche fatto notare come esistano molti altri colori non spettrali, come il “verde menta” o il “terra d’ombra bruciata”, che non corrispondono a specifiche lunghezze d’onda, ma sono piuttosto risultati di mescolanze percettive.
I limiti della vista umana e i colori “invisibili”
Secondo gli scienziati dell’Agenzia Spaziale Europea, il nostro occhio è in grado di percepire solo una porzione limitata dello spettro elettromagnetico. Oltre al visibile, esistono colori “invisibili” come l’infrarosso e l’ultravioletto, che sfuggono completamente alla nostra percezione.
Queste scoperte non solo cambiano la nostra idea dei colori, ma aprono la strada a nuove ricerche sulla percezione visiva e sulla complessità della luce.