Una nota azienda tedesca specializzata nella produzione di pezzi per macchine ha optato per l’utilizzo di un robot al posto del suo caporeparto in procinto di pensionarsi.
Questa decisione rispecchia un fenomeno crescente in Germania, dove l’acuta mancanza di lavoratori spinge molte imprese, soprattutto quelle di dimensioni medie e piccole, a orientarsi verso l’automazione. La situazione è ulteriormente complicata dalla progressiva uscita dal mondo del lavoro dei nati nel periodo del “baby boom” tedesco.
Gli ultimi dati mostrano che in Germania sono presenti quasi 1,7 milioni di posti di lavoro non coperti. La Camera di commercio tedesca (DIHK) ha riferito che oltre la metà delle imprese ha difficoltà a trovare personale, con un costo stimato per l’economia nazionale di quasi 100 miliardi di euro annui.
Henning Schloeder, dirigente dell’impresa di componentistica meccanica citata, collega l’adozione di soluzioni automatizzate alla crescente carenza di manodopera specializzata, specialmente nel settore manifatturiero. Ha sottolineato che automatizzare alcune posizioni, come quella del responsabile della macinazione, non è stato semplice a causa della complessità del compito.
Le previsioni dell’ente tedesco per l’occupazione indicano una diminuzione della forza lavoro di 7 milioni di individui entro il 2035, dovuta principalmente ai bassi tassi di nascita e ai pensionamenti. Nela Richardson, esperta economista di ADP, suggerisce che tale trend demografico, abbinato ai rapidi avanzamenti nella robotica, influenzerà profondamente le principali economie mondiali.
La Germania è già una potenza nel settore della robotica, piazzandosi al quarto posto a livello globale, e si distingue in Europa grazie agli ingenti investimenti delle grandi aziende, in particolare nel settore automobilistico. Con la crescente accessibilità e facilità d’uso dei robot, anche le piccole imprese stanno iniziando ad adottarli.
Dati provenienti dalla International Robotics Association mostrano che nel 2020 sono stati installati in Germania circa 26.000 robot. Ralf Winkelmann, a capo di FANUC Germania, afferma che la robotica può assicurare stabilità alle aziende, specie in periodi di carenza lavorativa.
Ralf Hartdegen, esperto del settore, nota che molte aziende desiderose di automatizzare i processi cercano di far coincidere questo passaggio con i pensionamenti per evitare licenziamenti. ROLEC, azienda specializzata in sistemi di protezione elettronica, ha già incorporato due robot e prevede ulteriori automatizzazioni.
Florian Andre di SHERPA Robotics evidenzia l’intuitività dei moderni robot, i quali presentano interfacce simili a quelle degli smartphone. Una ricerca condotta da Automatica mostra che quasi metà dei lavoratori tedeschi vede positivamente la robotica come risposta alla mancanza di manodopera.
Tuttavia, Matthias Krust di Daimler Truck ricorda l’importanza dell’adattabilità umana. Sostiene che, in contesti lavorativi particolarmente complessi, la completa integrazione della robotica risulti ancora ardua.
fonte@Reuters
