Intelligenza artificiale ha deciso: Questa è la data della fine del mondo

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L’umanità si interrogherà sulla possibile venuta di un cataclisma terminale, una questione che non manca di sollevare interrogativi.

Scienziati si avvalgono delle più avanzate tecnologie informatiche per proiettare scenari futuri catastrofici per la nostra specie. Un team dall’University of Bristol in Gran Bretagna ha prodotto uno studio, tramite simulazioni al computer, che delinea come potremmo avvicinarci all’estinzione.

Intelligenza artificiale ha deciso Questa la data della fine del mondo
Foto@Pixabay

Secondo questo studio, il nostro pianeta potrebbe subire un surriscaldamento così intenso da innescare una sorta di apocalisse, con un picco delle temperature mai visto prima. Questo evento estremo, se si verificasse, comporterebbe la formazione di un nuovo supercontinente, con un incremento delle eruzioni vulcaniche.

Il caldo estremo, accentuato dal doppio degli attuali livelli di CO2, derivanti soprattutto dalle zone tropicali che costituirebbero gran parte del supercontinente, e un incremento del 2,5% delle radiazioni solari, potrebbe portare a un ambiente terrestre con temperature estreme, variabili tra i 40 e i 70 gradi Celsius.

In tali condizioni estreme, la vita come la conosciamo subirebbe gravi minacce. Il Dr. Alexander Farnsworth ha messo in guardia che temperature dell’aria così elevate, abbinati a un’umidità eccessiva, potrebbero segnare il termine dell’esistenza umana.

Secondo lui, la nostra incapacità di raffreddarci efficacemente attraverso il sudore e regolare la temperatura corporea potrebbe risultare fatale. Il rapporto suggerisce che questo scenario di calore insopportabile, che potrebbe essere definito “apocalisse“, potrebbe manifestarsi entro 250 milioni di anni, se non anche prima.

Si sostiene, però, che possiamo ancora scongiurare tale destino con azioni decisive contro il riscaldamento globale, in primis limitando drasticamente l’impiego di combustibili fossili. Il Prof. Benjamin Mills, coinvolto nella ricerca, ha enfatizzato come un incremento nell’utilizzo di queste fonti energetiche potrebbe precipitare l’arrivo del giorno del giudizio ben prima di quanto possiamo immaginare.

La storia ci insegna su piccola scala come una catastrofe possa cancellare l’esistenza di una città in pochi istanti, come avvenuto per Pompei con l’eruzione del Vesuvio, che seppellì la città in soli 15 minuti.

Curiosamente, grazie all’intelligenza artificiale, gli studiosi dell’Università del Kentucky sono riusciti a decifrare un antico papiro che era stato carbonizzato dalla medesima eruzione nel 79 d.C., considerato un tesoro per gli storici.

Da questo documento bruciato è emersa una parola greca che si traduce come “viola”, fornendo un collegamento diretto con il nostro passato antico.

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