Ipertensione, le farmacie aiuteranno a tenerla sotto controllo

VEB

L’ipertensione arteriosa è una condizione caratterizzata dall’elevata pressione del sangue nelle arterie, che è determinata dalla quantità di sangue che viene pompata dal cuore e dalla resistenza delle arterie al flusso del sangue.

L’ipertensione arteriosa è una tra le malattie più diffuse nei paesi industrializzati. In Italia colpisce oltre dieci milioni di persone e rappresenta uno dei principali fattori di rischio per le malattie cardiovascolari.

Di per sé, l’ipertensione quindi non è una malattia, ma un fattore di rischio, ovvero una condizione che aumenta la probabilità che si verifichino altre malattie cardiovascolari come ad esempio angina pectoris, infarto miocardico o ictus cerebrale.

L’ipertensione arteriosa può essere classificata in primaria e secondaria.

Nell’ipertensione arteriosa primaria (o essenziale), che rappresenta circa il 95% dei casi di ipertensione, non esiste una causa precisa, identificabile e curabile: gli elevati valori pressori sono il risultato dell’alterazione dei meccanismi complessi che regolano la pressione (sistema nervoso autonomo, sostanze circolanti che hanno effetto sulla pressione).

Nel restante 5% dei casi, invece, l’ipertensione è la conseguenza di malattie, congenite o acquisite, che interessano i reni, i surreni, i vasi, il cuore, e per questo viene definita ipertensione secondaria. In questi casi, l’individuazione e la rimozione delle cause (cioè, la cura della malattia di base) può accompagnarsi alla normalizzazione dei valori pressori.

La terapia dell’ipertensione si fonda sull’importante obiettivo di riportare nella norma i livelli pressori alterati. Per conseguire tale obiettivo, è fondamentale: ridurre il consumo di sale, praticare regolarmente l’attività fisica, seguire una dieta sana ed equilibrata, seguire una terapia farmacologica appropriata (se i rimedi precedenti non sono sufficienti) e curare in modo specifico la causa (se ce n’è una) dell’innalzamento patologico della pressione arteriosa.

Ruolo chiave quindi è sempre quello della prevenzione che passa sempre più anche attraverso le farmacie, che possono aiutare a monitorare la propria pressione, come ricorda una nuova campagna di sensibilizzazione pronta a partire.

La campagna, “Abbasso la pressione!” promossa dall’Associazione dei titolari in collaborazione con la Siia (Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa) e con il con il supporto incondizionato di Teva e Omron, si svolgerà dal 17 al 20 maggio.

“Un killer silenzioso che provoca patologie a rischio mortalità di cui molte persone non sono consapevoli e che, per contenere i danni per la salute,  va individuato in tempo attraverso la prevenzione. A tal fine, il ruolo delle farmacie del territorio si rivela di grande aiuto”: ha detto , ad esempio, in Umbria, l’assessore regionale alla Salute, Coesione sociale e Welfare, Luca Barberini, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa.

“Le farmacie – ha evidenziato l’assessore Barberini – rappresentano un patrimonio prezioso presente in modo capillare su tutto il territorio. La Regione favorisce le cosiddette farmacie dei servizi che, anche grazie al rapporto diretto con i cittadini,  diventano luogo in cui trovare, da parte di professionisti, delle risposte per la propria salute che vanno oltre ai farmaci”. L’assessore ha quindi anticipato l’iniziativa che “partirà in autunno e permetterà alle persone la cui fascia di età è compresa tra i 45 e 59 anni di effettuare nelle farmacie lo screening per la valutazione del rischio cardiovascolare”.

In generale, su tutto il territorio nazionale sono 5.600 le farmacie che hanno aderito alla Campagna di prevenzione dell’ipertensione entro il termine del 4 maggio e che riceveranno il kit prima dell’avvio dell’iniziativa, ma anche quelle non iscritte possono ancora partecipare scaricando il materiale informativo dal sito di Federfarma.

In queste farmacie si potrà misurare gratuitamente la pressione e compilare, insieme al farmacista, un questionario, che consentirà ad ognuno di valutare il grado di rischio di sviluppare malattie cardiovascolari.

Scoprire per tempo se si soffre di ipertensione o se si è a rischio è fondamentale per ridurre i disagi alle persone e i costi a carico del Servizio sanitario nazionale e dei malati. Il farmacista inoltre consiglierà se è sufficiente adottare comportamenti più salutari o se bisogna rivolgersi al proprio medico.

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