La crosta terrestre si sta letteralmente spaccando in due

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Nel campo della geologia, una recente scoperta in Tibet ha portato alla ribalta la tettonica a placche, che si riferisce agli enormi segmenti della litosfera terrestre.

La crosta terrestre si sta letteralmente spaccando in due
Foto@Pixabay

In questo contesto, le placche terrestri, che formano la superficie del nostro pianeta, hanno svolto un ruolo chiave. Queste placche, sia continentali che oceaniche, fluttuano sul mantello terrestre viscoso e sono in continuo movimento, interagendo tra loro e modificando il paesaggio terrestre. Queste interazioni sono responsabili di fenomeni come terremoti e la formazione di catene montuose.

Ad esempio, l’Himalaya è il risultato della collisione tra le placche continentali indiana ed eurasiatica. Particolarmente interessante è l’area a sud del Tibet, dove le placche hanno densità simili, rendendo le loro interazioni più complesse. Il dibattito sulla natura dell’interazione tra la placca indiana e quella eurasiatica sotto il Tibet è stato a lungo oggetto di studio: la placca indiana stava subducendo sotto quella eurasiatica o si stava piegando mentre la sua parte più profonda si inabissava nel mantello?

Recentemente, un team di geologi cinesi e americani ha scoperto che la placca indiana si sta dividendo in due sotto il Tibet. Questa scissione orizzontale, diversa dalle tipiche fratture verticali osservate ai confini divergenti delle placche, rappresenta un fenomeno unico. Mentre lo strato superficiale della placca supporta l’altopiano tibetano, il segmento più profondo sta scendendo nel mantello a circa 33 km sotto la crosta continentale.

Questa insolita frattura della crosta terrestre solleva nuove domande sulle sue conseguenze geologiche e sull’aumento dei rischi sismici nel Tibet. Simon Klemperer, un geofisico dell’Università di Stanford e coautore dello studio, ritiene che questa frattura possa influenzare significativamente i rischi sismici nella regione.

Un altro elemento di interesse è la fessura Cona-Sangri, una profonda spaccatura nell’altopiano asiatico. Questa fessura potrebbe indicare che i disturbi nella parte più vulnerabile della placca indiana potrebbero avere effetti in superficie. Tuttavia, la connessione diretta con l’attività sismica è ancora incerta e necessita di ulteriori indagini.

La scoperta sfida i paradigmi tradizionali della scienza della Terra solida e introduce un nuovo scenario nella tettonica a placche, aggiungendo un ulteriore livello di complessità alla nostra comprensione di questi processi dinamici.

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