La velocità della luce, tradizionalmente percepita come una costante universale, potrebbe non esserlo sempre.
Una recente ricerca dell’Università di Tampere in Finlandia ha suggerito una visione rivoluzionaria su come la luce interagisce con i campi elettromagnetici circostanti alla materia.
Pubblicato sulla rivista Optica, lo studio ha esplorato le situazioni in cui la luce, che percorre 299.792.458 metri al secondo nel vuoto, potrebbe cambiare velocità quando incontra questi campi.
Guidati da Matias Koivurova, gli scienziati hanno ipotizzato che la luce potrebbe non muoversi sempre alla stessa velocità. Questo pensiero li ha portati a formulare una nuova equazione d’onda che suggerisce una possibile accelerazione delle onde luminose. Anche se a prima vista questo potrebbe sembrare in contrasto con le leggi della fisica, la nuova equazione risulta in realtà in linea con le previsioni della teoria della relatività speciale.
Uno degli elementi chiave di questa scoperta è che, anche quando la velocità della luce cambia, la sua quantità di moto rimane invariata. Questo ha implicazioni significative per come percepiamo il tempo e lo spazio. Se questa idea fosse estesa a tutte le onde, potrebbe suggerire una direzione temporale immutabile, influenzando come osservatori diversi percepiscono tempo e spazio a seconda del loro contesto.
È essenziale ricordare, però, che queste conclusioni si basano attualmente su modelli a una sola dimensione spazio-temporale. È cruciale svolgere ulteriori ricerche per verificare queste affermazioni. Se confermati, questi risultati potrebbero riscrivere le nostre nozioni di base sulla natura dell’Universo e sul nostro ruolo al suo interno.
