La Porta di Plutone: Il Letale Santuario dell’Antichità

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Nel cuore dell’antica città di Hierapolis, in quella che oggi è la moderna Turchia, si trova un sito che ha affascinato e spaventato l’umanità per millenni: la Porta di Plutone o Plutonio. Questo luogo, conosciuto dagli antichi romani e greci come un ingresso agli inferi, era famoso per il suo potere letale. Gli antichi credevano che fosse la dimora del dio Plutone, signore degli inferi, e i sacerdoti del santuario utilizzavano questo luogo per dimostrare il loro potere divino. Gli animali che vi si avvicinavano morivano misteriosamente, come se fossero stati colpiti da una forza invisibile. Ma cosa si nasconde realmente dietro questo antico mistero?

La Porta di Plutone Il Letale Santuario de Antichità
foto@Carole Raddato from FRANKFURT, Germany, CC BY-SA 2.0, via Wikimedia Commons

La Scoperta del Plutonio

La città di Hierapolis, fondata nel II secolo a.C., era famosa per le sue terme, grazie alla presenza di sorgenti calde ricche di minerali che si pensava avessero proprietà curative. Ma accanto a queste fonti si trovava una grotta ancora più famosa e temuta: il Plutonio. Questo piccolo santuario era venerato come l’ingresso diretto al regno dei morti, un luogo in cui solo coloro che erano favoriti dagli dei potevano entrare e sopravvivere.

Il geografo greco Strabone, che visse nel I secolo a.C., descrisse il Plutonio nei suoi scritti, notando che la grotta era circondata da vapori letali. Gli animali che venivano portati al suo ingresso morivano all’istante, mentre i sacerdoti del tempio, miracolosamente, riuscivano a sopravvivere all’esposizione. Questo fenomeno veniva interpretato come un segno del favore divino e della connessione tra i sacerdoti e il dio degli inferi.

Per secoli, il Plutonio di Hierapolis rimase un mistero della storia antica, finché non venne riscoperto nel 2013 da un team di archeologi guidati dal professor Francesco D’Andria. Durante gli scavi, il team riportò alla luce le rovine del tempio e l’entrata della grotta, confermando la presenza di letali esalazioni gassose che, per migliaia di anni, avevano alimentato la leggenda del luogo.

Il Segreto Letale: Il Gas Vulcanico

Oggi, grazie alla scienza moderna, sappiamo che il mistero del Plutonio non è dovuto a forze soprannaturali, ma a un fenomeno naturale molto più tangibile: la fuoriuscita di anidride carbonica (CO2) dal sottosuolo. Hierapolis si trova in una zona di intensa attività vulcanica sotterranea, e la grotta del Plutonio è situata su una faglia geologica che permette al gas di fuoriuscire dalle profondità della Terra.

L’anidride carbonica, essendo più pesante dell’aria, si accumula a livello del suolo, creando una bolla letale vicino all’ingresso della grotta. Gli animali che venivano portati al Plutonio, come tori o uccelli, morivano rapidamente poiché respiravano il gas tossico a livello del suolo. I sacerdoti, che avevano imparato a capire il fenomeno, potevano rimanere in piedi e al sicuro sopra la nube di gas letale, rafforzando così l’illusione del loro legame speciale con il mondo degli dei.

Questa spiegazione scientifica rende ancora più affascinante il sito, poiché mostra come la comprensione limitata dei fenomeni naturali dell’epoca abbia contribuito alla creazione di miti religiosi e superstizioni.

Le Funzioni del Santuario

La Porta di Plutone non era solo un luogo di culto, ma anche un’attrazione per pellegrini e curiosi. Gli antichi greci e romani visitavano il Plutonio per vedere le dimostrazioni del potere divino, durante le quali i sacerdoti mostravano il gas letale facendo entrare animali nel santuario. Questi spettacoli non solo rafforzavano la credenza religiosa, ma servivano anche a cementare il potere dei sacerdoti e a raccogliere ricchezze attraverso donazioni e offerte votive.

Oltre alle dimostrazioni pubbliche, il Plutonio era utilizzato per rituali religiosi e oracoli. I pellegrini potevano consultare gli oracoli del tempio per ricevere consigli sugli inferi o per trovare un collegamento con i loro cari defunti. La connessione tra vita e morte era molto sentita nelle antiche culture greche e romane, e il Plutonio rappresentava un luogo in cui si poteva letteralmente toccare il confine tra i due mondi.

Una Testimonianza del Potere della Natura

Oggi, il sito del Plutonio rappresenta una straordinaria fusione tra storia, religione e scienza. È un perfetto esempio di come i fenomeni naturali, quando non compresi, possano essere interpretati come manifestazioni divine e usati per costruire intere credenze e sistemi religiosi. La riscoperta di Hierapolis e del suo Plutonio ha permesso di riportare alla luce un pezzo di storia antica che, per secoli, era rimasto avvolto nel mito.

Le recenti ricerche archeologiche hanno permesso di esplorare ulteriormente il sito e di confermare la presenza di gas vulcanici attivi. Gli studiosi hanno potuto misurare le concentrazioni di anidride carbonica vicino all’ingresso della grotta, rilevando livelli letali che spiegano facilmente la morte rapida degli animali, ma che si dissipano a pochi metri da terra, permettendo agli esseri umani di sopravvivere rimanendo in piedi.

Conclusione: Tra Mito e Scienza

La Porta di Plutone rappresenta un punto d’incontro affascinante tra mito e realtà. Questo santuario antico, temuto e venerato per migliaia di anni, offre oggi una lezione preziosa su come la natura possa influenzare la religione e la cultura. Il Plutonio ci ricorda che molte delle leggende del passato hanno radici in fenomeni naturali che, sebbene oggi spiegabili con la scienza, erano un tempo avvolti nel mistero e nella paura.

Mentre il Plutonio continua a emettere i suoi letali gas vulcanici, rimane anche una finestra sul passato, un luogo dove possiamo esplorare non solo la storia dell’umanità, ma anche la nostra profonda connessione con il mondo naturale e il suo potere.

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