Nel 2011, un tragico incidente nello Utah ha lasciato un segno profondo nell’opinione pubblica americana e ha sollevato un allarme globale: quanto può essere pericolosa una semplice distrazione durante un selfie? Le protagoniste di questa vicenda sono Essa Ricker, Kelsea Webster e Savannah Webster, tre giovani amiche – sorelle, nel caso delle ultime due – appassionate di treni e fotografie. La loro morte ha trasformato un gesto apparentemente innocuo in un drammatico monito per tutti.

Un selfie con il treno: dal gioco alla tragedia
Le tre ragazze avevano scelto il Covered Bridge Canyon, un’area panoramica ma anche estremamente pericolosa, per scattare foto e godersi il passaggio dei treni. Dopo aver salutato un convoglio della Utah Railway, si sono fermate per un selfie proprio accanto ai binari. Ma non si sono accorte che, dalla direzione opposta, stava arrivando a grande velocità un secondo treno, appartenente alla Union Pacific. I binari, separati da poco più di un metro, non offrivano lo spazio sufficiente per garantire la sicurezza dei pedoni.
Uno degli ultimi messaggi pubblicati da Savannah su Facebook recitava:
“Stare accanto a un treno hahaha che fantastico!!!!”
Pochi istanti dopo, il secondo treno le ha travolte.
Il dettaglio straziante nel selfie
L’aspetto più inquietante dell’intera vicenda è contenuto proprio nella foto: i fari del secondo treno sono visibili sullo sfondo, ma le ragazze non li avevano notati. Come confermato dal macchinista Michael Anderson, il clacson fu suonato ripetutamente, ma le giovani sembravano completamente immerse nel loro momento, ignare del pericolo imminente.
In appena 12 secondi, il treno percorse la distanza fatale. Essa e Kelsea morirono sul colpo, mentre Savannah, gravemente ferita, fu trasportata in ospedale. Nonostante l’intervento chirurgico, i medici constatarono danni cerebrali irreversibili. La madre, Jayna Webster, condivise il dolore della perdita sul blog di famiglia: “È ora di dire addio a un angelo che ha camminato tra noi.”
Un richiamo globale alla sicurezza ferroviaria
Dopo il tragico episodio, numerose campagne di prevenzione furono avviate negli Stati Uniti. La Federal Railroad Administration (FRA) ha ribadito che i treni, anche a velocità moderate, possono impiegare fino a 1,5 km per fermarsi completamente. L’agenzia invita i cittadini a mantenere una distanza minima di 5 metri dai binari attivi, anche quando sembrano “inattivi”.
La storia è anche stata citata in vari rapporti sulla sicurezza pubblica, tra cui quelli del National Transportation Safety Board (NTSB), che ha evidenziato come i comportamenti rischiosi vicino ai binari siano una delle principali cause di incidenti ferroviari tra i pedoni.
Anche il sito specializzato Railway Safety ha segnalato come l’aumento dei selfie in luoghi pericolosi abbia causato decine di morti negli ultimi anni, portando alla creazione di linee guida per influencer e turisti.
Una foto diventata simbolo del pericolo invisibile
La fotografia scattata poco prima dell’impatto è diventata, suo malgrado, un’icona. Non più un ricordo felice, ma un monito visivo. Mostra con chiarezza l’arrivo del treno in lontananza, un dettaglio che sarebbe stato vitale se notato in tempo. Oggi, esperti di sicurezza ferroviaria la usano come materiale educativo per spiegare quanto possa essere sottile la linea tra distrazione e tragedia.
Conclusione: più attenzione, meno distrazioni
Quella del 2011 non è solo una storia dolorosa: è un richiamo concreto al senso di responsabilità. In un’epoca in cui il selfie è diventato un gesto quotidiano, vale la pena fermarsi un attimo e chiedersi se il contesto sia davvero sicuro. Nessuna foto, per quanto spettacolare, vale una vita.
Fonti autorevoli:
- Federal Railroad Administration – Safety Recommendations
- National Transportation Safety Board – Pedestrian Rail Safety Report
- Railway Safety Statistics and Education
Mi occupo di fornire agli utenti delle news sempre aggiornate, dal gossip al mondo tech, passando per la cronaca e le notizie di salute. I contenuti sono, in alcuni casi, scritti da più autori contemporaneamente vengono pubblicati su Veb.it a firma della redazione.