Mikhail Kovalev, uno stimato scienziato russo, ha proposto una teoria intrigante sul legame tra la superluna e l’aumento delle catastrofi globali.
Le sue considerazioni stanno alimentando dibattiti animati e potrebbero costituire il fondamento per un sistema innovativo di previsione dei disastri naturali, secondo quanto riportato da “AiF”. Il 1° agosto, gli osservatori terrestri hanno assistito a quello che è conosciuto come superluna, un evento in cui la luna si trova al suo punto più vicino alla Terra.
Quest’anno è la seconda volta che avviene questo fenomeno, e l’occasione successiva sarà il 31 agosto.
Kovalev ha studiato le fasi della nostra luna e i dati relativi a terremoti e eruzioni vulcaniche, conducendo a una scoperta sorprendente. L’analisi degli eventi catastrofici in relazione alla prossimità della superluna ha portato a risultati interessanti. La coincidenza tra luna piena o nuova e il momento in cui la Luna si avvicina di più alla Terra – noto come perigeo – non sembra essere un evento casuale, considerando che il perigeo deriva dalla natura ellittica dell’orbita lunare.
Tuttavia, Kovalev enfatizza che non dovremmo necessariamente aspettarci disastri il giorno stesso della superluna. Un confronto tra le date e gli orari della superluna con l’insorgenza di catastrofi ha mostrato un’incertezza di alcuni giorni. In base a questo, Kovalev ha suggerito che la superluna potrebbe avere un ruolo nell’aumento dei disastri naturali, causando uno spostamento più frequente della crosta terrestre, terremoti più frequenti e un’attività vulcanica intensificata.
Se si dimostrasse l’accuratezza di tali ipotesi, il lavoro di Kovalev potrebbe rappresentare un significativo progresso nella nostra comprensione dei fenomeni naturali e contribuire alla creazione di un sistema di allarme per prevedere i disastri imminenti. Questa ricerca può rappresentare un passo importante per comprendere meglio il nostro pianeta e sviluppare strategie più efficaci per prevenire le catastrofi e proteggere le persone dalle loro ripercussioni.