Per decenni abbiamo ripetuto un mantra: “il metabolismo rallenta con l’età“. Una credenza diffusa e radicata che giustifica l’aumento di peso e la stanchezza che molti sperimentano con il passare degli anni. Ma se questa convinzione fosse sbagliata? Una ricerca rivoluzionaria pubblicata su Science svela una verità sorprendente, indicando che il vero responsabile dell’invecchiamento e dei suoi effetti non è un rallentamento del metabolismo, ma la perdita di massa muscolare.

Metabolismo: un alleato costante fino ai 60 anni
A differenza di quanto si pensava, uno studio su larga scala condotto su migliaia di individui ha dimostrato che il metabolismo basale rimane pressoché costante tra i 20 e i 60 anni. In altre parole, il nostro corpo brucia calorie con la stessa efficienza durante questo lungo arco di tempo. Se il metabolismo non rallenta, perché allora notiamo un aumento di peso e una diminuzione di energia? La risposta sta nei nostri muscoli.
Secondo la pediatra Büşra Can, “il muscolo scheletrico è una delle cellule dove produciamo più energia. Più muscoli abbiamo, più veloce è il nostro metabolismo”. Ciò significa che il nostro corpo ha bisogno di un alto dispendio energetico per mantenere i muscoli, e questa richiesta contribuisce a mantenere il metabolismo attivo. A un certo punto, però, questo meccanismo inizia a vacillare.
Sarcopenia: il vero nemico dell’invecchiamento
Dopo i 30 anni, e con un’accelerazione significativa dopo i 60, il nostro corpo inizia un processo chiamato sarcopenia, ovvero la perdita di forza e massa muscolare. Inizialmente questo processo è impercettibile, ma le conseguenze possono essere serie e vanno ben oltre l’aspetto estetico: si manifestano con affaticamento, disturbi dell’equilibrio, aumentato rischio di cadute, insulino-resistenza e persino diabete di tipo 2.
Numerosi fattori possono accelerare questo processo, tra cui uno stile di vita sedentario, un basso apporto proteico e malattie croniche. “Tra i 30 e i 60 anni, si verifica una perdita di circa l’1% della massa muscolare all’anno”, afferma la dottoressa Can. Sorprendentemente, anche il nostro fabbisogno proteico non diminuisce con l’età, ma al contrario, aumenta. Con l’invecchiamento, il nostro corpo fatica a produrre massa muscolare, rendendo l’assunzione di proteine ancora più cruciale per contrastare la sarcopenia.
Come contrastare la perdita muscolare
Nonostante la perdita muscolare sia una conseguenza inevitabile dell’invecchiamento, è possibile rallentare significativamente il processo. La soluzione è semplice, ma richiede impegno: l’esercizio fisico. Non è mai troppo tardi per iniziare, e i benefici sono evidenti a qualsiasi età. L’esercizio di resistenza, in particolare, è lo strumento più efficace per combattere la sarcopenia.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda un’attività fisica costante: 150 minuti a settimana di esercizio aerobico moderato (come camminare, andare in bicicletta o nuotare) e 2-3 giorni di allenamento di resistenza (come sollevamento pesi o esercizi con bande elastiche). Non solo questi esercizi mantengono attivo il metabolismo, ma aiutano a preservare la massa muscolare, migliorando la qualità della vita a ogni età.
Per approfondire
Se vuoi saperne di più sul metabolismo, sulla sarcopenia e su come l’esercizio fisico può aiutarti a invecchiare in salute, consulta queste fonti autorevoli:
- Science – L’articolo scientifico originale sulla ricerca del metabolismo
- Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) – Raccomandazioni sull’attività fisica
- Sarcopenia: cos’è e come affrontarla – Ministero della Salute (Cerca “sarcopenia” nella barra di ricerca del sito)
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