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Ecco il Lavoro Che Sparirà Entro 3 Anni (Secondo l’IA)

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L’intelligenza artificiale (IA) sta trasformando il mondo a una velocità impressionante e, a maggio 2025, il suo impatto sul mercato del lavoro è uno degli argomenti più dibattuti e analizzati. La domanda che molti si pongono è lecita: quali professioni rischiano di essere ridimensionate o addirittura di scomparire nel giro di pochi anni a causa dell’automazione guidata dall’IA?

Ecco il Lavoro Che Sparirà Entro 3 Anni

È importante sottolineare che raramente un’intera professione “sparisce” in un lasso di tempo così breve come tre anni. Più realisticamente, assistiamo a una profonda trasformazione di ruoli esistenti, con l’IA che automatizza determinate mansioni, ne modifica altre e, contemporaneamente, crea nuove opportunità lavorative. Tuttavia, alcune categorie di lavori, specialmente quelle caratterizzate da compiti ripetitivi e facilmente standardizzabili, sono indubbiamente più esposte a un rischio significativo di contrazione nel breve-medio termine.

L’IA Come Strumento di Analisi e Previsione Occupazionale

Le “previsioni” sull’impatto dell’IA sul lavoro non sono profezie, ma analisi basate sulla capacità attuale e prospettica dell’IA di svolgere compiti specifici. Studi condotti da istituzioni autorevoli e società di consulenza globali esaminano le mansioni all’interno di ciascuna professione per determinarne il grado di “automatizzabilità”.

Categorie di Lavori con Mansioni ad Alto Rischio di Automazione (Orizzonte 2025-2028)

Basandosi su recenti analisi, tra cui quelle del World Economic Forum (nel suo “Future of Jobs Report”, la cui edizione 2025 è stata rilasciata a inizio anno – World Economic Forum Reports) e di società come McKinsey & Company (McKinsey Insights on AI), emergono alcune aree particolarmente vulnerabili:

  1. Operatori di Data Entry e Addetti alla Segreteria con Compiti Routinari:
    • Mansioni a rischio: Inserimento dati, trascrizione, organizzazione di archivi digitali, gestione di email e appuntamenti standard.
    • Impatto dell’IA: Software di RPA (Robotic Process Automation), OCR (Optical Character Recognition) e assistenti virtuali AI possono eseguire questi compiti con maggiore velocità ed efficienza, riducendo la necessità di intervento umano. Finsenas.com e MYPlace Communications evidenziano come queste mansioni siano tra le prime a essere automatizzate. Si stima che fino al 46% delle mansioni amministrative e d’ufficio siano vulnerabili all’automazione (Litslink.com, citando Statista).
  2. Addetti al Servizio Clienti di Primo Livello (Customer Support Base):
    • Mansioni a rischio: Rispondere a FAQ, fornire supporto tecnico di base, gestire richieste standardizzate.
    • Impatto dell’IA: Chatbot AI avanzati e assistenti vocali sono sempre più capaci di gestire conversazioni complesse e risolvere problemi comuni, operando 24/7. Questo potrebbe portare a una riduzione del personale dedicato a queste attività.
  3. Cassieri e Addetti alla Vendita al Dettaglio con Funzioni Transazionali:
    • Mansioni a rischio: Gestione dei pagamenti, assistenza su prodotti standardizzati.
    • Impatto dell’IA: La diffusione di casse automatiche, negozi senza personale (basati su sensori e IA) e sistemi AI per la gestione della logistica e del magazzino sta riducendo la necessità di personale per le operazioni di cassa tradizionali.
  4. Contabilità di Base e Inserimento Dati Contabili:
    • Mansioni a rischio: Registrazione fatture, riconciliazioni bancarie di routine, preparazione di report finanziari standard.
    • Impatto dell’IA: Software AI possono automatizzare gran parte di queste attività, aumentando l’accuratezza e riducendo i tempi. Secondo alcune analisi, come quelle citate da MYPlace Communications (riferendosi a Deloitte), una porzione significativa delle attività contabili tradizionali potrebbe essere automatizzata nei prossimi anni.
  5. Traduzione di Testi Semplici e Standardizzati:
    • Mansioni a rischio: Traduzione letterale di documenti tecnici di base, manuali semplici, contenuti web standard.
    • Impatto dell’IA: Gli strumenti di traduzione automatica basati su IA hanno raggiunto livelli di accuratezza molto elevati per le traduzioni dirette e meno sfumate, riducendo la domanda per questo tipo di mansione specifica, sebbene la traduzione specializzata e la localizzazione culturale rimangano competenze umane cruciali.

Trasformazione, Non Scomparsa Totale: Nuove Competenze e Opportunità

È fondamentale comprendere che l’impatto dell’IA non si traduce necessariamente nella “scomparsa” di intere professioni in un arco temporale così breve, quanto piuttosto in una profonda trasformazione delle mansioni e delle competenze richieste. Il World Economic Forum nel suo “Future of Jobs Report 2025” (World Economic Forum Reports) sottolinea che, se da un lato alcune mansioni declineranno, dall’altro emergeranno nuovi ruoli e crescerà la domanda per competenze complementari all’IA. Si prevede una crescita nei ruoli legati alla tecnologia, ai dati, all’IA stessa (come ingegneri AI, specialisti di machine learning, esperti di etica dell’IA), ma anche in settori che richiedono spiccate doti umane come il pensiero critico, la creatività, l’intelligenza emotiva e la cura.

Anche l’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico), nei suoi “Employment Outlook” (OECD iLibrary), analizza l’impatto dell’IA, evidenziando come una percentuale significativa di posti di lavoro sia ad alto rischio di automazione, ma sottolineando anche l’urgenza di politiche per la formazione e la transizione dei lavoratori.

Implicazioni per l’Italia

Per l’Italia, il cui tessuto produttivo è caratterizzato da una forte presenza di piccole e medie imprese, la transizione richiederà investimenti significativi in formazione e aggiornamento delle competenze. Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (lavoro.gov.it) e iniziative come il Fondo Nuove Competenze cercano di supportare questa transizione. Report come quelli di Unioncamere – Excelsior (Excelsiorienta Unioncamere) evidenziano il fabbisogno di nuove professioni legate alla transizione digitale e verde.

Adattamento e Apprendimento Continuo

Se l’idea che “un lavoro” specifico sparisca completamente entro 3 anni (maggio 2028) a causa dell’IA può essere una semplificazione, è innegabile che le professioni con un’alta componente di mansioni ripetitive, prevedibili e basate sull’elaborazione di dati strutturati stiano affrontando una trasformazione radicale e una potenziale contrazione della domanda di lavoro umano per tali compiti specifici. Piuttosto che temere la “scomparsa”, è più costruttivo focalizzarsi sull’adattamento, sull’apprendimento continuo (lifelong learning) e sullo sviluppo di quelle competenze prettamente umane che l’IA, almeno per ora, non può replicare. La sfida per lavoratori, imprese e istituzioni nei prossimi anni sarà quella di governare questa transizione, mitigandone i rischi e cogliendone le opportunità.

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