Secondo gli ultimi dati Istat sul lavoro, a marzo 2017 i disoccupati over 50 aumentano e superano per la prima volta superano il numero dei giovani inoccupati.
Per una volta vorremmo dare una notizia buona sul fronte lavoro ma, purtroppo, non possiamo.
Quello del “lavoro” è “il problema” di questa Italia che arranca e che proprio non riesce a risalire la china.
Cresce la disoccupazione, contraddicendo ciò che la politica va sbandierando: non c’è ripresa alcuna nel Belpaese.
E lo dimostra l’Istat con i suoi numeri. Ora siamo davanti a un’altra emergenza: il numero degli over 50 che restano senza lavoro aumenta a dismisura.
Una tragedia nella tragedia, perché gli over 50 sono troppo vecchi per rientrare nel mondo del lavoro, e troppo giovani per andare in pensione.
Nel mese di marzo di quest’anno tra i 3 milioni e 22 mila disoccupati, 569 mila avevano più di 50 anni.
Ci sono 59 mila disoccupati over 50 in più rispetto a febbraio e di 103 mila rispetto al marzo 2016.
I disoccupati tra i giovani, nello stesso periodo, erano 524 mila, in aumento di 3 mila unità rispetto al mese precedente.
Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, analizzando i dati, ha dichiarato: “Nell’ultimo anno l’occupazione è aumentata in tutte le fasce d’età, e torna a ridursi il numero degli inattivi, scesi di 34 mila in un mese e di 390 mila unità in un anno”.
“Continua a migliorare la situazione del mercato del lavoro giovanile, dove prosegue il calo della disoccupazione, al livello più basso dal febbraio 2012, e del tasso di occupazione, che sale al 17,2. Dal febbraio del 2014”.
Poi aggiunge che quando si è insediato il Governo Renzi “gli occupati sono aumentati di 734 mila unità, 553 mila dei quali a tempo indeterminato”.
Ma il buon Ministro omette di dire il numero di quanti hanno perso il lavoro: se si fa il conto della lavandaia, il saldo degli occupati cala paurosamente.