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Polizia Assente? Coppia ritrova e ruba la propria auto

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Una vicenda che solleva interrogativi sulle risorse e l’efficienza delle forze dell’ordine, una coppia londinese ha deciso di rintracciare e “rubare” la propria auto dopo che la polizia non è riuscita a intervenire in tempo. La storia, diventata virale online e riportata dal Daily Mail e dal Times, mette in luce una crescente frustrazione dei cittadini verso le risposte lente o assenti delle autorità in caso di furti di veicoli.

Polizia Assente Coppia ritrova e ruba la propria auto

Il furto della Jaguar e la reazione inaspettata

Mia Forbes Pirie e Mark Simpson, residenti a Brook Green, nella zona ovest di Londra, hanno scoperto che la loro Jaguar era stata rubata durante la notte. Senza perdere tempo, hanno denunciato il furto alla Metropolitan Police, segnalando anche la presenza di un dispositivo AirTag di localizzazione attivo all’interno del veicolo.

Il localizzatore mostrava l’auto ferma a Chiswick, a pochi chilometri di distanza, ma la polizia ha comunicato che non poteva garantire un intervento rapido. Dopo ore di attesa infruttuosa, la coppia ha preso una decisione drastica: recuperare l’auto da soli.


La caccia alla Jaguar: 17 ore di pedinamento

Tramite il segnale AirTag, i due hanno monitorato gli spostamenti dell’auto per quasi un’intera giornata, fino a quando, alle 3:20 del mattino, hanno individuato il veicolo in una strada secondaria a quattro miglia di distanza. Sul posto non c’erano ladri, ma l’interno dell’auto era stato devastato, segno che i malviventi avevano cercato di accedere all’impianto elettronico.

Mia e Mark hanno quindi recuperato la loro Jaguar senza alcun supporto della polizia, mettendola subito in sicurezza con misure anti-furto aggiuntive.


“Rubare” la propria auto: ironia e amarezza

In un post pubblicato su LinkedIn, Mia Forbes Pirie ha scritto con tono ironico che “rubare la propria auto è stato persino divertente”, ma ha anche espresso disappunto per la totale assenza di supporto da parte delle autorità. In una successiva intervista al Times, ha riconosciuto che la polizia probabilmente non ha risorse sufficienti, ma ciò non giustifica la mancanza di intervento.

Questo episodio non è isolato. Nel 2023, un altro cittadino londinese, Evan Valentine, ha ritrovato casualmente la propria auto rubata navigando tra gli annunci online. Nonostante targhe e dettagli modificati, ha riconosciuto il veicolo come suo solo al rientro a casa.


Carenze operative delle forze dell’ordine: un problema strutturale?

Secondo un’inchiesta del Guardian, oltre il 70% dei furti d’auto a Londra non viene risolto e, in molti casi, la polizia chiude i casi senza alcun arresto. Questo dato alimenta un sentimento di insicurezza e spinge sempre più cittadini a “fare da sé”, specie quando tecnologie come i localizzatori GPS offrono strumenti concreti per agire.

In una dichiarazione al BBC News, rappresentanti della Metropolitan Police hanno confermato che la carenza di personale e fondi è una delle cause principali dei ritardi investigativi. La situazione peggiora nei casi considerati “a basso rischio”, come furti di auto senza aggressione o minacce.

Fonte: BBC – Police Understaffing and Resource Cuts


Il rischio di agire da soli: una zona grigia legale

Sebbene la frustrazione sia comprensibile, recuperare un veicolo rubato senza l’assistenza delle autorità comporta rischi legali e fisici. Secondo l’avvocato penale inglese David Allan Green, qualsiasi azione autonoma che comporti danni, violazione della proprietà o pericolo personale può avere conseguenze penali — anche se si tratta del proprio bene.

Tuttavia, quando le forze dell’ordine risultano assenti o non operative, i cittadini si trovano in un limbo tra il diritto al recupero e i limiti legali.


Tecnologia e prevenzione: cosa possono fare i cittadini

L’episodio della Jaguar dimostra l’efficacia di dispositivi di localizzazione come Apple AirTag, Tile o GPS tracker professionali, che possono aiutare a ritrovare il veicolo in tempi rapidi. Ma non basta.

Gli esperti consigliano anche:

  • Blocchi fisici dello sterzo o pedali
  • Allarmi sonori e tracciamento satellitare
  • Assicurazioni con opzione “riconsegna assistita”
  • Sistemi smart con app collegate in tempo reale

Ma tutto questo non sostituisce il ruolo fondamentale della polizia, che dovrebbe essere il primo presidio di sicurezza nelle città.


Conclusione: un sintomo di sfiducia crescente

Il caso di Mia Forbes Pirie e Mark Simpson non è solo un aneddoto curioso, ma il riflesso di una crescente sfiducia nelle istituzioni. Quando i cittadini iniziano a fare giustizia da soli, anche se in modo pacifico, vuol dire che qualcosa nel sistema si è incrinato.

In un’epoca di tecnologie intelligenti e dati in tempo reale, la sfida per le forze dell’ordine sarà tornare ad essere reattive e credibili, per evitare che iniziative autonome diventino la nuova normalità.


Fonti autorevoli e approfondimenti

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