Loredana Bertè e lo struggente ricordo della sorella Mia Martini

VEB

Nel panorama artistico italiano ci sono stati e ci sono tanti personaggi a dir poco controversi, per il proprio stile di vita, per i loro comportamenti eccesivi, per le loro dichiarazioni poco condivisibili.

Ma ben pochi hanno avuto una vita ed una carriera difficile come quella di Loredana Bertè che, più volte nel corso della sua vita, è passata letteralmente dalle stelle alle stalle.

L’artista, nel salotto di Verissimo, assieme a Silvia Toffanin ha ripercorso la sua vita e la sua carriera.

Ha parlato del legame con le sue sorelle ma in special modo del legame speciale con Mimì, l’indimenticata Mia Martini, più grande di lei di tre anni e morta nel 1995 a soli 47 anni.

Lei ha avuto una vita difficilissima, pensate anche alla voce che hanno messo in giro che portava male, e lei per 15 anni non cantò più – racconta – Da Roma, dove ci eravamo trasferite, andò a Bagnara Calabra (il nostro paese di origine) a cucire le reti dei pescatori“.

Io mi sento in colpa, perché ho viaggiato – prosegue la cantante – Avrei dovuto fare un viaggio di meno e starle vicino. Una cosa non mi perdono: non aver preso il telefonino, come lei mi aveva chiesto di fare. Ho preso il fax, invece, così non ero obbligata a rispondere. Ogni tanto la sogno: sogno che è ancora qui con me e che vuole una sigaretta“.

Ed ancora:

Con Mimì è morta una parte di me. Quando sono sul palco la sento dentro e do tutto, anche se sono terrorizzata e ho gli attacchi di panico prima di uscire. Non respiro, ma penso a lei e poi esco“, ha rivelato.

foto@Wikipedia

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