Le enigmatiche piramidi egiziane hanno da sempre generato interrogativi tra gli storici. Recentemente, un fervente dibattito si è acceso sui social media, alimentato dai sostenitori di Elon Musk, il noto imprenditore nel campo della tecnologia.
Musk, interagendo su Twitter, ha espresso il suo stupore per le piramidi, definendole “sorprendenti“. Il suo commento arrivava in risposta a un post che elencava fatti interessanti su queste antiche costruzioni.
Musk ha lodato l’età e la grandiosità delle Piramidi di Giza, ma ciò ha scatenato tra i suoi seguaci una serie di teorie alternative sulla loro origine. Alcuni di loro hanno attribuito la costruzione delle piramidi agli alieni, con commenti come “Gli alieni hanno fatto un ottimo lavoro” e post che suggerivano l’utilizzo di tecnologie extraterrestri avanzate.
Queste speculazioni non sono nuove; nel 2022, un autoproclamato “viaggiatore del tempo” su TikTok, conosciuto come @timevoyaging, aveva affermato che gli alieni costruivano piramidi su ogni pianeta sotto il loro controllo.
Anche i ricercatori Gerry Cannon e Malcolm Hutton hanno ipotizzato il coinvolgimento di una civiltà avanzata. Cannon, in particolare, ha suggerito un collegamento tra le piramidi e un presunto continente sommerso, Atlantide, proponendo che questa civiltà avanzata potrebbe aver portato la tecnologia in Egitto dopo il naufragio di Atlantide.
L’incredibile complessità delle piramidi, con milioni di blocchi di calcare e granito, ciascuno pesante circa due tonnellate, continua a essere un punto di discussione.
Senza strumenti moderni come le gru, resta un mistero come gli antichi Egizi riuscissero a trasportare e impilare questi enormi blocchi. Si stima che le piramidi siano state costruite oltre 12.500 anni fa, forse addirittura prima dell’era glaciale, sfidando le teorie convenzionali che le collocano intorno al 2500 a.C.