Ormai l’estate è finita, e per tanti anche il tempo degli stravizi a tavola: basta forchetta, al via l’iscrizione in palestra, con la buona volontà di andarci veramente.
Le palestre nostrane offrono una miriade di corsi differenti, dove c’è solo l’imbarazzo della scelta, ma c’è un nuovo sport che sta facendo sempre più proseliti: l’MMA.
Di cosa si tratta?
Con arti marziali miste (in lingua inglese mixed martial arts, in acronimo MMA appunto) si indica uno sport da combattimento a contatto pieno il cui regolamento consente l’utilizzo di tutte le tecniche sportive delle arti marziali e degli sport di combattimento.
Per gli atleti sono quindi ammesse tecniche di percussione dette Striking (calci, pugni, gomiti e ginocchia) e tecniche di lotta e di sottomissione che vengono raggruppate sotto il nome Grappling (leve articolari e strangolamenti).
Le MMA moderne sono nate in Brasile, sono diventate popolari a livello internazionale negli anni 90’ ed ad oggi hanno ancora un livello di diffusione incredibile, soprattutto perché sono considerate l’ideale per chi vuole raggiungere la migliore conoscenza del combattimento realistico e della difesa personale.
Nel mondo, il regolamento accettato universalment è quello delle Unified Rules of Mixed Martial Arts. Ogni round ha la durata di 5 minuti, fra i quali vi è una pausa di 1 minuto. I match non titolati devono avere la durata di 3 round, quelli titolati si svolgono invece sui 5 round. Un match può finire prima del termine naturale dei tre o cinque round, per Knockout, Knockout tecnico, sottomissione o decisione.
Tre giudici hanno il compito di giudicare ogni round su base decimale, dando 10 punti al vincente e 9 o meno al perdente. Se un round viene giudicato pari, entrambi i fighter possono ottenere 10 punti.