Il multitasking e i lati negativi sul nostro cervello

VEB

Tempo fa un esperimento aveva voluto sottolineare come l’utilizzo, contemporaneamente, di più dispositivi elettronici, riusciva a modificare la struttura del nostro cervello, si trattava di uno studio dell’University College di Londra pubblicato su Plos One a firma di Kep Kee Loh e Ryota Kanai, oggi a distanza di anni si può affermare che il nostro cervello è cambiato ed è lui stesso un dispositivo che sempre più spesso viene utilizzato in modalità multitasking, ma tale utilizzo è positivo o negativo?

Inoltre, in passato, altri studi avevano evidenziato come l’eccessivo utilizzo di più dispositivi in contemporanea (per esempio smartphone e tablet, magari mentre si guarda la TV), potesse causare deficit di attenzione, favorire l’ansia e, nei casi più estremi, forme depressive.

Ma negli ultimi anni è stato il nostro stesso cervello a trasformarsi in un dispositivo multitasking:  con la miriade di cose da fare ogni giorni, in un lasso di tempo spesso limitatissimo, è diventato indispensabile chiedere al nostro cervello di portare a termine più di un compito allo stesso tempo.

Ma come questo influisce sull’organo più importante del nostro corpo, e più in generale sulla memoria?

Un gruppo di ricercatori dell’Università di Los Angeles si è posto il quesito e ha pubblicato la risposta sulla rivista Psychological Science.

L’esperimento, che ha coinvolto circa 200 individui, consisteva nel ricordare il maggior numero di parole presenti su uno schermo. Alcuni volontari potevano concentrarsi unicamente su questo compito mentre altri dovevano essere multitasking(ascoltando musica, premendo un tasto del computer quando sentivano una sequenza di tre numeri dispari, etc).

I ricercatori hanno scoperto che il primo gruppo di partecipanti – quelli che hanno visto parole e numeri senza distrazioni – ha ricordato una media di otto parole per ogni serie di 20, mentre quelli che erano distratti dal dover ascoltare numeri consecutivi dispari ricordavano una media di solo cinque parole. Entrambi i gruppi di studenti che ascoltavano la musica mentre guardavano i loro schermi, invece, ricordavano le parole quasi come il gruppo di studenti non distratti.

Multitasking può nuocere al nostro cervello e alla memoria

Multitasking puo nuocere al nostro cervello e alla memoria

I risultati hanno mostrato quindi che dover portare a termine più compiti peggiora la memoria.

Più nello specifico, i risultati mostrano che dover portare a termine due compiti insieme (ricordare le parole e segnalare i numeri dispari) peggiora la memoria; tutti invece, indipendentemente dal multitasking o dalle distrazioni, hanno ricordato di più le parole associate a punteggi alti.

Quando la nostra attenzione viene divisa non ricordiamo tutto perfettamente, ma siamo ancora capaci di focalizzarci su ciò che riteniamo rilevante — ha spiegato Catherine Middlebrooks, autrice dello studio —. Una capacità che è forse un adattamento a un mondo in cui le interruzioni della concentrazione sono sempre di più, basti pensare alle continue notifiche di messaggi sullo smartphone. Tuttavia, se dobbiamo studiare qualcosa di nuovo o applicarci a un compito complesso, meglio evitare distrazioni: ricorderemo di più”.

La mente è capace di lasciare sullo sfondo ciò che conta di meno allo scopo di centrarsi sull’obiettivo principale, ma ciò ovviamente non deve far passare in secondo piano gli effetti negativi del multitasking: questa condotta, alla lunga, può far male.

L’uomo ha una quantità finita di energia cognitiva da utilizzare per i diversi compiti, di conseguenza alcune cose vengono inevitabilmente penalizzate, senza contare che quando ci si impegna su più fronti aumenta il rilascio di cortisolo (l’ormone dello stress), di adrenalina e di cannabinoidi: ciò comporta un atteggiamento più impulsivo e la diminuzione del quoziente intellettivo effettivo, il quale può scendere anche di una decina di punti.

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