Influenza, il vero picco stagionale deve ancora arrivare

VEB

Nei giorni scorsi abbiamo più volte avuto modo di parlare di influenza, e con essa dei vari sintomi parainfluenzali che in queste settimane hanno costretto milioni di italiani a passare qualche giorno a letto.

Nello specifico sono già un milione gli italiani messi a letto dall’influenza dall’inizio della stagione del virus e con le feste i casi sono nettamente aumentati.

In particolare, stando all’ultimo bollettino Influnet dell’Istituto superiore di sanità (Iss), sono maggiormente colpiti i bambini sotto i 5 anni; mentre le regioni che hanno contato più influenzati sono Piemonte, Val d’Aosta, la provincia autonoma di Trento, Toscana, Marche, Lazio, Puglia, Basilicata e Calabria.

Il virus H1N1 pdm 09 (A/Michigan/45/2015) in circolazione è una variante simile a quella del 2016. Stando alle stime dei virologi costringerà in tutto a letto tra 4 e 5 milioni di italiani, più altri 8-10 milioni che si ammaleranno a causa di altri virus respiratori o parainfluenzali.

L’Influenza 2017 tende a manifestarsi con sintomi particolarmente caratterizzati come febbre alta, tosse secca, astenia, mal di testa, brividi di freddo immotivati, dolori addominali, mal di gola, naso congestionato, difficoltà a prendere sonno e dolori articolari. Nei soggetti più deboli come anziani, cardiopatici o bambini in tenerissima età, l’influenza può avere anche decorso fatale. Basta pensare che lo scorso anni, 68 persone sono morte in Italia per le conseguenze dell’influenza in concomitanza con la presenza di altre patologie gravi.

Influenza, il vero picco stagionale deve ancora arrivare

Influenza in Italia arrivata prima del previsto

Per Luigi Sparano e Corrado Calamaro, segretario provinciale e segretario amministrativo della Federazione italiana medici di medicina generale di Napoli, però “la vera influenza stagionale non è ancora arrivata”.

Prima di Natale diversi pazienti sono stati colpiti da leggere tracheiti e banali raffreddori. In molti credono di essere passati indenni attraverso il picco influenzale, che invece non ha neanche iniziato a colpire“, hanno spiegato gli esperti.

I sintomi, come abbiamo più volte ripetuto in questi giorni, possono essere più o meno gravi, ma in nessun caso vanno sottovalutati.

«Chi non si è ancora sottoposto alla vaccinazione, si rifiuta di farla. L’idea di aver “risolto il problema” per quest’anno induce molti pazienti, spesso soggetti a rischio, a ritenere inutile il vaccino. Si tratta di un comportamento ad alto rischio. In secondo luogo, ed è un altro grave errore, si sottovalutano i sintomi di un nuovo malanno seguendo la falsa convinzione di aver sviluppato ormai gli anticorpi necessari», spiegano ancora i due rappresentanti dei medici di famiglia.

«Il consiglio – concludono Calamaro e Sparano – è quello di rivolgersi al proprio medico di famiglia o alla guardia medica, ed evitare di correre in massa ai pronto soccorso se non per casi che si mostrano gravi».

Naturalmente sono sempre gli stessi i consigli pratici per evitare il ‘contagio’. Basta, infatti un po’ di buonsenso: coprirsi bene ed evitare sbalzi di temperatura sono alla base della prevenzione. Si consiglia, inoltre, di lavarsi frequentemente le mani in quanto i bacilli del virus circolano abbastanza rapidamente. Prudenza per quanto riguarda l’uso degli antibiotici, che vanno assunti solo se prescritti dal medico.

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