Nasce il digiuno vocale, meglio del digiuno reale

VEB

Una cantante, molto celebre in Scozia, ha rivelato di aderire alla pratica del “digiuno vocale“, mantenendo un rigoroso silenzio fino a mezzogiorno.

Nasce il digiuno vocale meglio del digiuno classico
Foto@Pixabay

In una recente intervista rilasciata al Guardian, la cantante, che ha 75 anni, ha spiegato di seguire questo regime nel tentativo di proteggere le sue corde vocali.

Il Guardian riporta che durante il digiuno vocale, Lulu evita persino di bisbigliare, preferendo rimanere in un completo stato di quiete. Nonostante possa sembrare un approccio inusuale, si dice che questa pratica offra numerosi benefici che vanno oltre il semplice miglioramento delle prestazioni vocali.

Ricerche condotte dal National Institutes of Health (NIH) evidenziano gli effetti positivi del silenzio. Uno studio del 2005 ha dimostrato che il silenzio può significativamente ridurre la pressione sanguigna nei partecipanti, mentre un’indagine del 2021 ha rilevato che contribuisce alla diminuzione dei livelli di cortisolo, noto come l’ormone dello stress.

Il Dr. Robert N. Kraft, psicologo, sostiene che dedicarsi a periodi di quiete prolungata può migliorare la capacità di ascolto di una persona. Tuttavia, ci sono delle controindicazioni al digiuno vocale, inclusa la difficoltà di comunicare in modo chiaro e tempestivo le proprie necessità. Una ricerca del 2022 suggerisce che chi parla di meno tende ad essere percepito come meno amichevole, nonostante Kraft argomenti che il silenzio può rendere migliore l’ascolto.

Anche se potrebbe non essere fattibile rimanere in silenzio ogni singolo giorno, il Guardian nota che praticare occasionalmente il digiuno vocale può offrire dei vantaggi.

La pubblicazione sottolinea che questa non è una semplice tendenza moderna tra i celebri, ma una tradizione radicata da secoli in diverse culture. Ad esempio, nella filosofia indù esiste la mauna, ovvero la pratica del silenzio, che insegna come la calma possa farci scoprire la pace interiore che rappresenta la nostra essenza, confermando il valore intrinseco del silenzio.

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