Un avvocato dotato di intelligenza artificiale (AI) sarà il primo a difendere un cliente in tribunale.
Il primo “avvocato robot” al mondo, seguirà un imputato durante l’udienza, consigliando il modo migliore per argomentare la sua causa contro una multa per eccesso di velocità.
Creato dalla startup DoNotPay, un chatbot si connetterà a un telefono cellulare e fornirà suggerimenti tramite cuffie a un intervistato che ha accettato di dire solo ciò che l’IA gli suggerirà.
Il caso fondamentale è inteso come test per i servizi DoNotPay e pagheranno eventuali multe da sostenere se l’IA non riuscisse a vincere la causa per l’imputato.
Anche se questo può sembrare il futuro delle udienze in tribunale, c’è un problema: i telefoni cellulari e le cuffie sono generalmente vietati nelle aule di tribunale. Tuttavia, secondo il fondatore dell’azienda, Joshua Browder, l’udienza si svolgerà in un luogo che valuta le cuffie come “apparecchi acustici“, consentendo l’uso dell’intelligenza artificiale.
“Tecnicamente rientra nelle regole, ma non credo che sia nello spirito delle regole“, dice Browder a New Scientist.
DoNotPay è stato lanciato nel 2015 come chatbot progettato per aiutare i consumatori a evitare di pagare multe e pagamenti in ritardo, e da allora è passato all’intelligenza artificiale a seguito di una svolta tecnologica.
Nell’ottobre 2022, AI ha fatto la storia essendo la prima a testimoniare alla Camera dei Lord. Parlando dell’impatto dell’intelligenza artificiale sull’arte, Ai-Da ha espresso il proprio punto di vista su come le leggi sul copyright e le licenze creative dovrebbero essere considerate in relazione all’emergere dell’IA in molti diversi concorsi artistici.
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