Natale, strano picco di infarti la notte della Vigilia

VEB

Se siamo circondati di stranezze, ce n’è una che, senza ricorrere alla scienza, è proprio difficile da spiegare: proprio alla Vigilia di Natale, uno dei giorni che dovrebbe essere più tranquillo, sereno, tutti circondati dall’affetto dei nostri cari, si registra un vero e proprio picco dei casi di infarto.

A svelarlo, uno studio svedese della Lund University, pubblicato sul tradizionale numero natalizio del ‘Bmj’: in questo periodo dell’anno, infatti, aumenta il rischio di infarto con un picco intorno alle ore 22 della sera del 24 dicembre.

I più sensibili a quello che è stato già ribattezzato ‘mal di Natale’ sono in particolare le persone più anziane (over 75) e malate (diabete e patologie cardiache), che possono correre maggiori pericoli quando i livelli di stress, dovuti ad ansia, tristezza, dolore (magari legata alla solitudine) diventano insostenibili per un cuore già di per sé fragile.
Complessivamente durante le festività natalizie l’aumento del rischio è superiore del 15 per cento. Per quanto riguarda orari e giorno della settimana, i picchi di infarto sono stati registrati il lunedì e la mattina presto.

Per quanto riguarda le motivazioni che soggiacciono allo strano fenomeno, abbiamo già citato che possono concorrere gli alti livelli di stress ed ansia nelle persone più anziane, ma in generale bisogna chiarire che quello condotto dagli scienziati svedesi è uno studio di associazione, dunque senza rapporti di causa-effetto.

Tuttavia le statistiche significative suggeriscono la presenza di fattori scatenanti: quelli predetti, ma attenzione anche alle abbuffate di cibo e alcol e ai lunghi viaggi per raggiungere amici e parenti, che possono mettere a dura prova il nostro cuore.

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